“Contro i femminicidi un mondo libero dai conflitti di genere”
Venerdì a Palazzo Robellini l'incontro con la formatrice Monica Lanfranco organizzato dalla delegazione acquese della Conferenza Donne Democratiche
ACQUI TERME – “Per arginare la violenza maschile sulle donne occorre cambiare le parole e le pratiche educative, occorre cambiare la cultura fin dalla base. Occorre crescere i figli maschi in modo diametralmente opposto al modello machista così che, una volta adulti, vadano nel mondo senza riprodurre lo stereotipo virilista e misogino, e siano alleati delle donne che incontrano nel loro comune percorso di emancipazione e libertà, liberandosi a sua volta del patriarcato. La possibilità di crescere figli e figlie in un mondo libero dai conflitti di genere è la chiave per affrontare alla radice il femminicidio”.
È un po’ questa la riflessione che riassume le considerazioni affrontate venerdì 6 a Palazzo Robellini in occasione dell’incontro organizzato dalla delegazione acquese della Conferenza Donne Democratiche della Provincia di Alessandria, appuntamento che ha visto come ospite Monica Lanfranco, fondatrice della rivista Marea e formatrice sulla comunicazione di genere e sulla risoluzione dei conflitti presso il centro Altradimora di frazione Caranzano, nel comune di Cassine. Evento nel corso del quale è stato anche presentato “Mio figlio è femminista. Crescere uomini disertori del patriarcato”, ultimo libro pubblicato da Monica Lanfranco.
“La società tutta – è il messaggio che lanciano le Donne Democratiche – deve farsi carico di questa grave violazione di diritti e, come sancisce l’art. 3, comma 2 della Nostra Costituzione: “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.