‘Non c’è due senza te’: e Acqui fa meglio di Torino

ACQUI TERME – «Per noi è veramente motivo d’orgoglio aver fatto meglio di una grande città come Torino sottolinea Alessandra Ferraris, presidente di Admo Valli Belbo e Bormida – arrivando a ben 77 nuovi donatori, contro i 64 registrati nel capoluogo».

Sabato 30, sin dalla mattinata e fino a tarda sera, davvero tanti giovani si sono avvicinati allo stand informativo allestito dai volontari all’angolo tra via Saracco e corso Italia per la campagna di Admo ‘Non c’è due senza te!”, raccolta di sottoscrizioni al Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo.

Match it now!

Il ‘claim’ della campagna è stato ‘Match it now’, «perché diventare donatori significa realmente rappresentare l’ultima speranza per chi è affetto da una grave malattia del sangue. Nella maggioranza dei casi si tratta di leucemia, ma esistono anche diverse altre patologie». La possibilità di trovare un “gemello di sangue” è molto bassa, «una su centomila, quindi più persone si registrano e più cresce la probabilità di riuscire a salvare una vita», commenta la presidente di Admo Valli Belbo e Bormida. È sufficiente un tampone salivare per estrarre i dati genetici, indispensabili per verificare la compatibilità con un paziente. Tali dati vengono poi inseriti nel registro nazionale, collegato con tutti i registri internazionali.

La campagna ‘Non c’è due senza te’ era rivolta ai giovani dai 18 ai 35 anni, «perché più si è giovani e più è probabile che il donatore goda di ottima salute». Di 24 anni l’età media dei 77 virtuosi che sabato hanno fatto tappa in via Saracco, Donare non costa davvero nulla, «e il prelievo oggi è paragonabile a una classica trasfusione. Io stessa – aggiunge Alessandra Ferraris sono una donatrice: averlo fatto a me non ha cambiato la vita, ma sono felice di sapere che in questo modo, invece, ho salvato la vita di qualcun altro».

L’articolo completo nell’edizione de ‘Il Piccolo’ di venerdì 6