L’Acqui vuole sfatare il ‘tabù’ Vanchiglia
Manno, ds dei termali, a scuola a Coverciano con Buffon e altri personaggi illustri
ACQUI TERME – “Cosa ho da imparare di Gigi Buffon? Tantissimo. E non solo da lui: al corso per diventare direttore sportivo professionista, a Coverciano, ci sono personaggi, magari meno famosi, ma che mi possono insegnare molto. Io so che tutto quanto apprendo, lo metto a disposizione dell’Acqui”.
Andrea Manno è di nuovo a casa, il primo dei cinque moduli di lavoro è finito, il percorso continuerà fino al 9 novembre, “mi divido tra aula e campo, e sono stato in collegamento costante con Andrea Camussi”. Anche per analizzare le ragioni del blackout e della rimonta. “Sono convinto che avremmo potuto ribaltarla, ma partendo da uno 0-3 è molto complicato. Con un pizzico più di attenzione, e di ‘peso’, almeno una rete l’avremmo evitata e dal punto strappato nel recupero ci saremmo trovati con la seconda vittoria. Da questo dobbiamo ripartire, dalla consapevolezza che abbiamo i mezzi e gli interpreti per dettare il nostro gioco, ma non possiamo permetterci la benché minima concessione, anche a una avversaria che ha interpreti e ambizioni diverse”.
Un lavoro di testa per la trasferta su un campo tradizionalmente ‘tabù’, quello del Vanchiglia. “Sintetico come il nostro ‘Barisone’, ma più piccolo dell’Ottolenghi. E avversaria che, nella sua tana, trova forza e sicurezza”. Con Bollino, finalmente ‘sbloccato’ in più. “Confesso che prima della partita ho parlato ad Ale: gli ho detto che non pretendevo i gol, ma che tornasse a giocare da Bollino, con la testa libera. Lo ha fatto e ha anche segnato”. Torna a disposizione Morganti: “Abbiamo il via libera dei medici, almeno 20’ può farli”.