Acqui – Genova, ottobre già impaurisce i pendolari
Tre fine settimana con i bus sostitutivi
I lavori sul nodo provocano altre limitazioni
OVADA – «Il disagio sull’Acqui-Genova è un’abitudine». A spendere questo commento è stato Fabio Ottonello, presidente del Comitato Pendolari Valli Stura e Orba al termine del vertice convocato, due giorni fa, per fare il punto (con molta rapidità) sui lavori effettuati e quelli previsti non solo sulla direttiva tra basso Piemonte e Liguria ma anche sulle altre tratte in arrivo nel capoluogo. L’ennesimo periodo più complicato per chi viaggia si materializzerà a ottobre, secondo quanto descritto dai vertici delle ferrovie. Nel frattempo quello che sta per arrivare è un fine settimana in cui la circolazione dei treni sarà parzialmente cancellata con l’introduzione dei bus tra le stazioni di Campo Ligure e Genova Brignole.
Acqui – Genova, l’assessore in viaggio tra i problemi
Dettaglio puntuale
Per tre fine settimana, tra il 7-8, 14 e 15, 21 e 22 ottobre, è prevista l’interruzione continuativa tra le 14 di sabato e le 22 di domenica del quadrivio Torbella per lavori di quadruplicamento della linea Voltri – Sampierdarena. I treni saranno quindi limitati alla stazione di Campo Ligure per poi proseguire in bus come è oramai consuetudine in molti fine settimana. Nel contempo nell’ultimo trimestre dell’anno in corso si procederà con il sestuplicamento del tratto fra Genova Principe e Brignole che potrà portare a soppressioni puntuali dei collegamenti. Tra il 21 dicembre 2023 e il 7 gennaio 2024 saranno interrotte le linee Sommergibile e Bastioni (collegamento tra l’innesto della linea da Borzoli e Sampierdarena). Si viaggerà di nuovo in treno solo fino a Campo Ligure per poi proseguire con il bus. «Nel 2023 la nostra linea – commenta lo stesso Ottonello – ha visto interventi strutturati e profondi. I prossimi riguarderanno tutte le linee. Soppressioni puntuali e bus in sostituzione per noi non sono una novità: siamo super allenati».
Acqui – Genova, viaggi interminabili con i bus
Mesi sospesi
Al vertice si è arrivati con l’eco dei recenti disservizi verificatisi subito dopo la riapertura della tratta: ritardi pesanti e soppressioni. «Il consolidamento dei binari – chiarisce Ottonello – ha richiesto finora di procedere a velocità meno elevate del solito. In questo senso i problemi dovrebbero rientrare da lunedì. Per quanto riguarda la giornata più nera (martedì 12 settembre ndr) non c’è stata correlazione con gli interventi recenti. Il guasto di un software e la necessità di un riavvio complicato ha determinato quello scenario». Nessuna indicazione invece sul cantiere per la rimozione della frana di Mele, il principale tra gli interventi previsti con i fondi sbloccati dal Pnrr, in fase di progettazione.