Acqui all’Ottolenghi con la “cenerentola” Villafranca
Manno: "Vietato pensare che una matricola sia formazione facile da affrontare. Negli ultimi 15 metri serve più cinismo"
ACQUI TERME – “Vietato pensare che una matricola sia formazione facile da affrontare. Niente di più sbagliato, perché più che la categoria da dove arriva, bisogna guardare chi compone la rosa”. Lo suggerisce Andrea Manno, direttore sportivo dell’Acqui, che all’Ottolenghi riceve il Villafranca, salito dalla Promozione.
“Penso, ad esempio, al Carmagnola che abbiamo affrontato domenica: leggendo l’organico, ci sono più giocatori che hanno vinto campionati rispetto a quelli che sono nell’Acqui. Questo significa qualcosa e il pareggio è giusto per quanto noi e loro abbiamo espresso in campo”.
Il ragionamento è da estendere anche alla partita di domenica con i torinesi. “Che hanno perso solo al 95’ nel ‘derby’ con la Villafranca astigiana, una delle formazioni attrezzate per lottare al vertice”.
Camussi potrebbe avere un ‘regalo’ dall’infermeria: “Aspettiamo l’ultimo parere dei fisioterapisti per Morganti: se ci sarà l’ok, come speriamo, sarà anche lui convocabile”. E Bollino? “Fisicamente sta bene, deve liberarsi di qualche scoria di paura dopo un’annata complicata, con due ‘ricadute’ muscolari”. Cosa serve all’Acqui per confermare il ‘fattore casa’? “Più cinismo negli ultimi 15 metri”.