Barriere architettoniche in città: già partiti i primi interventi
Si comincia da cordoli, marciapiedi e scivoli con un investimento di 30mila euro: "Per ora le strade, e in futuro..."
ACQUI TERME – Ad Acqui si parla da troppo tempo di un piano di abbattimento delle barriere architettoniche, da anni invocato dalle stesse associazioni di volontariato. Ora qualcosa si sta effettivamente muovendo. L’amministrazione comunale ha approvato un progetto del valore di complessivi 30mila euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche in alcune vie centrali e periferiche.
“Interventi a pioggia”
“Come primo step – spiega il vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Lelli – abbiamo completato la riasfaltatura di via XX settembre, dove abbiamo eliminato le cordolature oramai logore che caratterizzavano i posteggi a pagamento, pericolose soprattutto per anziani e disabili. Ora abbiamo riportato l’intera sede stradale su un unico piano, parcheggi compresi. Stessa cosa abbiamo fatto in un tratto di corso Dante”.
Un lavoro, tuttavia, che non a tutti è piaciuto. Qualcuno, infatti, ha avuto da ridire proprio sull’eliminazione degli antichi cordoli in pietra, giudicata troppo radicale e frettolosa: “Mi preme precisare – risponde Lelli che i cordoli non sono stati gettati via, ma verranno riutilizzati per gli interventi previsti in salita San Guido, dove andremo a sistemare i cordoli che delimitano piante e aiuole utilizzando quelli estratti da via XX settembre. Qualcuno ha anche detto che con l’asfalto siamo andati a coprire alcuni tratti di porfido, ma in in quella via di porfido non ce n’era”.
I lavori di salita San Guido danno il via a tutta una serie di interventi – una quarantina in tutto – che serviranno ad eliminare una prima parte di dislivelli e cordolature che per anziani e persone con disabilità motorie possono rappresentare vere trappole urbane.
“Abbasseremo i marciapiedi troppo alti, innalzeremo il livello dell’asfalto per agevolare il transito di carrozzine e persone con handicap motori, inoltre andremo a realizzare piccole rampe di scivolo. Per il momento si tratta di lavori fatti “a pioggia” nei punti più critici del centro e della periferia”.
“Buon segnale per il futuro”
Una prima tranche di interventi programmata anche a seguito di alcuni confronti con i rappresentanti delle associazioni di volontariato della città: “Tempo fa – commenta Giorgio Pizzorni, referente per Acqui, Alessandria, Casale e Novi del ‘Tribunale del Malato’ – abbiamo consegnato al Comune una sorta di mappatura dei punti più critici delle vie e degli edifici pubblici di Acqui. Avevamo chiesto alla nuova amministrazione di fare il possibile affinché si partisse con qualcosa di concreto. Sicuramente si tratta di un inizio positivo, ora rimaniamo in attesa di ulteriori informazioni sugli interventi svolti e su quello che dovrà essere fatto in futuro”.