Consorzio Roccaverano: “Siccità? Sediamoci a un tavolo e parliamone”
Fabrizio Garbarino, presidente del Consorzio per la Tutela del ‘Roccaverano Dop’, chiede un maggiore coinvolgimento delle aziende agricole per un piano emergenziale
ROCCAVERANO – “Nella nostra azienda abbiamo passato tre giorni e mezzo da incubo: prima senz’acqua perché nelle vasche non ce n’era più, poi quando ne è arrivata un po’ sono saltati fuori dei problemi tecnici che hanno richiesto interventi manutentivi. Intanto noi facevamo i salti mortali per dare acqua alle nostre capre… »: è la testimonianza di Fabrizio Garbarino, titolare dell’azienda casearia ‘La Masca’ di Roccaverano e presidente del Consorzio per la Tutela del ‘Roccaverano Dop’, di cui fanno parte 15 realtà produttrici della pregiata robiola tra Acquese e Langa Astigiana.
“Serve una governance”
“La nostra è una produzione che non può essere interrotta nemmeno per pochi giorni. Per ogni litro di latte lavorato servono 2,5 litri di acqua, tra l’altro calda al 75%. In media – aggiunge Garbarino – un caseificio ha bisogno di almeno 500 litri di acqua al giorno. Un allevamento, e non parlo solo dei caprini, non può assolutamente permettersi di restare a secco per intere giornate”.
Tra allevatori e produttori c’è comprensibile preoccupazione per quelli che saranno gli scenari futuri. Da agosto, d’altronde, il ciclo produttivo di un’azienda casearia va avanti per altri tre mesi. “Tutti ormai sappiamo bene che quello della siccità non un è problema di passaggio. Lo dico senza polemica: ciò che vorremmo è sapere come chi di dovere pensa di gestire una problematica così seria, che credo sia tale anche a livello strutturale e di rete”.
Secondo Garbarino occorre una governance che comprenda tutti gli attori coinvolti: enti gestori, istituzioni e aziende, “intesa che, tuttavia, penso si faccia fatica a trovare. Noi consorziati siamo ben disposti a sederci a un tavolo per parlare e confrontarci, però ci devono interpellare. Nel frattempo stiamo già cercando soluzioni alternative, come ad esempio nuovi sistemi di purificazione delle acque, al fine di limitare i consumi in modo sostenibile”.