Il sindaco Gallareto: “Contro la crisi idrica? Prolungare il “tubone””
"Il problema si aggraverà nei prossimi anni, e non si può andare avanti con le autobotti": Amag nel frattempo predispone uno studio di fattibilità
MONASTERO BORMIDA – Anche il comune di Monastero Bormida, come tanti altri nell’Acquese e nella Langa astigiana, nelle ultime settimane ha fatto i conti con quella che è stata senza dubbio la più grave crisi idrica degli ultimi anni.
“Servono progetti risolutivi a lungo termine”
“Intanto bisogna ringraziare l’Amag e la Unione Montana Langa Astigiana – dice il sindaco Luigi Gallareto – che fanno fronte alla emergenza investendo cifre importanti e mettendo in campo mezzi che nessuno dei Comuni interessati dalla emergenza potrebbe sostenere sui propri bilanci. Ma se la emergenza diventa una costante tutte le estati, non va più trattata come emergenza, ma bisogna pensare, tutti insieme, a progetti risolutivi a lungo termine, perché questo problema nei prossimi anni non solo resterà ma probabilmente si aggraverà, e non si potrà continuare in eterno con la soluzione tampone delle autobotti. Una delle soluzioni possibili, già condivisa con i Sindaci del territorio e Amag, è quella di incrementare la resa dei pozzi di Predosa e prolungare il cosiddetto “tubone” che serve Acqui Terme fino alla Langa Astigiana e alla Valle Bormida di Spigno. Certo, si tratta di soluzioni molto onerose, tecnicamente non semplici, che richiederanno anni, ma se non partiamo ora non otterremo mai nessun risultato definitivo”.
Nel frattempo Amag ha predisposto uno studio di fattibilità in tal senso, “che verrà inviato a settembre al Governo per accedere ai fondi Pnrr e statali sulla risorsa idrica. Ci vorranno anni, ma la strada giusta è stata imboccata, speriamo che nessuno perda la bussola e che tutti insieme facciamo forza per arrivare a questa soluzione.”