Confcommercio Acqui: “Saldi a rilento. Nel 2024 serve una svolta”
Da Sabrina Cerutti, presidente del commercianti termali, un bilancio sulle vendite di fine stagione
ACQUI TERME – A differenza di quanto stiano facendo registrare i termometri locali, l’estate dei saldi acquesi si è attestata su temperature tutt’altro che roventi.
“Come già lo scorso anno – dice Sabrina Cerutti, presidente di Confcommercio Acqui – per tutto luglio vendite a rilento. Qualcosina in più in queste ultime settimane (i saldi termineranno il 3 settembre, ndr), ma comunque sia il bilancio non è certo entusiasmante“. Insomma, ancora troppe incognite pesano sui portafogli dei potenziali clienti. «I turisti stranieri? Qui ad Acqui sono arrivati in numero più consistente soprattutto tra fine luglio e i primi di agosto, infatti un po’ di ripresa c’è stata, ma in generale vediamo ancora molta incertezza”.
Sos per Spa e Grand Hotel
Tra commercianti, esercenti, ristoratori e albergatori termali il “leit motiv” è sempre lo stesso: “Ciò di cui abbiamo bisogno sono le riaperture di Spa e Grand Hotel“, come ribadisce la stessa Cerutti. “Un esempio pratico: io vendo abbigliamento per bimbi, e posso dire che quando il Grand Hotel era aperto gli ospiti più anziani erano soliti passare in negozio per acquistare abiti e indumenti per i nipotini a casa. Adesso non è più così. Trattative in corso per il 2024? Speriamo che vadano a buon fine. Il prossimo anno dovrà essere quello decisivo per l’economia locale“.
A onor del vero è ormai da tempo che i fatturati dei commercianti locali restano in affanno anche durante i saldi: “Quando gli stabilimenti termali erano aperti – osserva la presidente di Confcommercio – in questo periodo dell’anno si raggiungevano numeri superiori fino al 50%, per qualcuno addirittura al 60%”. Ripeto, attendiamo fiduciosi novità per l’anno che verrà…”.