M5S: “Blocco diesel Euro 5, la Regione dia più tempo”
"La sentenza Ue risale a maggio 2022. Ora si corre ai ripari in fretta. Ma..."
Pentastellati alessandrini all'attacco: "Sul Tpl la risposta è stata un'assenza di risorse per il Comune di Alessandria"
ALESSANDRIA – Blocco diesel Euro 5 a partire dal 15 settembre in Piemonte. Anche il M5S Alessandria interviene sul caso. Che subito è diventato polemica politica.
“Il Movimento 5 Stelle è da sempre a tutela dell’ambiente e a favore di misure e margini più stretti contro lo smog – si legge in una nota – Che, ricordiamo, è responsabile di 300mila morti all’anno in Europa. Ma ogni misura va gestita nei tempi corretti, soprattutto quando vanno a toccare le tasche dei cittadini”.
“Per chi non lo ricordasse, la sentenza Ue risale a maggio 2022. E sostiene le ragioni avanzate dalla Commissione sulle infrazioni della Direttiva del 2008 in riferimento alla qualità dell’aria. Che condanna il nostro Paese per il mancato rispetto dei valori limite annuali sulla concentrazione di biossido di azoto nell’atmosfera. Un fattore inquinante dell’aria nocivo per la salute umana, in diverse aree urbane e industriali del Paese. Compreso il Piemonte, in quanto parte della pianura padana (area più inquinata di tutta Europa )”.
“C’era tempo, ma…”
Il M5S insiste. “La Giunta Regionale e il presidente Cirio, che amministra la Regione dal 2019, hanno avuto tutto il tempo per mettere in atto misure e proposte. Per incentivi destinati ai cittadini alessandrini, dando loro il tempo di prepararsi alle limitazioni che interesseranno la nostra città, sobborghi compresi. Come sempre l’amministrazione di centrodestra si riduce all’ultimo minuto per correre ai ripari e, come si sa, la fretta è cattiva consigliera”.
“A nostro avviso, per un lavoro ben fatto è necessario dedicarvi il giusto tempo. Ormai sono anni che il M5S, prima in minoranza oggi parte della maggioranza, chiede alla Regione più risorse. Da destinare al nostro Comune per il trasporto pubblico, unica alternativa all’utilizzo del mezzo privato. Alessandria è il territorio più esteso della regione, con 14 sobborghi con oltre 25.000 residenti. La risposta è stata un’assenza di risorse proprio per il nostro Comune. Che invece ha ricevuto nel corso degli anni continui tagli proprio al trasporto pubblico, per i motivi storici che conosciamo”.
I pentastellati evidenziano ancora che “l’amministrazione comunale ha nei suoi programmi la valorizzazione e l’incentivazione del Tpl. Per renderlo più efficace ed efficiente. Ma senza risorse, è chiaro, non sarà possibile attuare determinate misure, importanti per un cambiamento di visione. In particolare, quella presentata in campagna elettorale da noi riguardo alla gratuità del Tpl per i residenti dei sobborghi. Per il M5S si tratta di una priorità, ma che con i continui tagli imposti dalla regione sarà irrealizzabile”.
“Vinti dei bandi”
La nota del M5S continua: “Il Governo Meloni ha stralciato 400 milioni di euro per le infrastrutture ciclabili in Italia. Il Comune di Alessandria, grazie al lavoro del nostro assessore Michelangelo Serra, ha partecipato e vinto un bando per attrezzare piste e corsie ciclabili. La bicicletta infatti è un veicolo che potrebbe sostituire l’auto se il Governo e la Regione investissero più risorse. Invece di slogan e parole al vento. Nonostante i mancati aiuti, si cerca di fare i fatti”.
Quali? “Martedì 22 agosto sarà presentato il progetto sperimentale della Zona a traffico limitato. Dopo la sperimentazione, la Ztl verrà estesa in gran parte del centro e sarà presidiata da varchi elettronici. Dopo decenni, anche Alessandria avrà una vera Ztl, progetto fortemente voluto dal M5S. Chiediamo ancora una volta alla Regione di convogliare più soldi sul nostro Tpl. Che, ricordiamo, risulta essere quello meno finanziato rispetto a tutti gli altri capoluoghi di provincia. Inoltre chiediamo che venga prorogata la data di inizio del blocco per i diesel euro 5. E che venga rivisto il servizio di adesione al Move.In per l’ottenimento delle soglie chilometriche da utilizzare durante le limitazioni. Chiediamo innanzitutto che l’installazione del dispositivo sia a carico della Regione. Per quelle fasce di popolazione che oggi non sono in condizioni di poter acquistare un nuovo mezzo così su due piedi. Tutto questo non è accettabile”.