Acqui-Genova: al via il periodo senza treni
Linea chiusa fino al 10 settembre
Per lavori di manutenzione finanziati con il Pnrr
OVADA – Ventinove giorni con la linea completamente chiusa. Un provvedimento senza precedenti, anche se giustificato dalla complessità dei lavori di manutenzione in corso nel periodo preso in esame. Treni fermi sull’Acqui – Genova da domani, tra il 12 agosto e il 10 settembre. Si viaggerà solo con i bus sostitutivi in servizio tra i due capolinea. «In questi giorni – spiegò RFI, attraverso i suoi dirigenti, nell’ultimo vertice convocato con sindaci e rappresentanti dei pendolari – si procederà al rinnovo dei binari e della massicciata nel tratto tra Mele e Genova Borzoli. I macchinari necessari saranno sistemati in stazione a Ovada». Da qui l’impossibilità di far partire i bus con le modalità da sempre utilizzate negli anni passati.
Bus bloccato sull’A26, viaggiatori slittano al treno successivo
Nessuna garanzia
La scelta effettuata da RFI per riorganizzare il servizio è stata quella di tutelare gli orari di arrivo e partenza da Genova. C’è significa che al mattino dal basso Piemonte si partirà prima, la sera si arriverà dopo. Con l’incognita pesante delle difficoltà persistenti sulla rete autostradale. «Si dice – puntano il dito i pendolari che da anni si battono contro il ricorso ai bus – che questo sia un periodo in cui si viaggia meno. In realtà non è più così. Detto questo accettiamo perchè il sacrificio è necessario per il rinnovo della linea. Purtroppo ad oggi non abbiamo garanzia che al termine degli interventi programmati i tempi di percorrenza saranno alleggeriti». Il prossimo anno la stessa operazione sarà effettuata nel tratto della linea al di qua della galleria del Turchino. Le risorse messe a disposizione sono quello sbloccata con il Pnrr con l’obiettivo di eliminare anche la storica frana di Mele fonte di tanti disagi e problemi.
Acqui – Genova, l’assessore in viaggio tra i problemi
Percorsi e modalità
Sono tredici i chilometri di binari da rinnovare nel tratto interessato: saranno impiegati 7-8 milioni di euro, sul totale di 84 sbloccati due anni fa. Il termine ultimo per concludere le operazioni è il 2026. Trenitalia da parte sua ha annunciato uno sforzo senza precedenti per prevenire i disagi degli ultimi anni: in particolare sarà raddoppiato il numero dei mezzi in servizio negli orari di punta al mattino verso la Liguria e la sera in direzione opposta. Come sempre due le direttive: quella più rapida diretta a Genova Principe, la secondaria con passaggio da Cornigliano e Sampierdarena per la copertura di chi lavora nel ponente genovese.
Un antipasto di quanto accadrà è stato vissuto negli ultimi fine settimana, con la linea di fatto a mezzo servizio. Una situazione contro la quale molti sindaci hanno puntato il dito come fattore di criticità per il territorio.