Penne nere dell'Acquese, tra reduci e deportati: la storia di Lodovico Portesine
Storia di un alpino dalla tempra non comune, Lodovico Portesine, classe 1918, Medaglia di Bronzo al Valore Militare
GENOVA – Se n’è andato pochi giorni fa nella sua casa di Genova, dove viveva da tanto tempo, circondato dall’affetto dei propri cari. Lodovico Portesine, alpino nato a Ciglione, frazione di Ponzone, Medaglia di Bronzo al Valore Militare, ha salutato questo mondo all’età di 105 anni.
Reduce dell’Armir (l’Armata Italiana in Russia), nel 1942 partì da Ceva chiamato a combattere lungo le sponde del Don, dove si rese protagonista di un gesto eroico con il quale salvò dei commilitoni. Tornò a Ponzone nel 1945 dopo essere stato prigioniero dei russi e rinchiuso per più di un mese in un carro merci senza cibo né acquea. “Bevevamo la condensa o la neve raccolta con un barattolo – aveva raccontato – I russi aprivano il vagone ogni 4/5 giorni solo per tirare fuori i cadaveri”.
Nel 2021 Lodovico Portesine era tornato agli onori delle cronache per essere stato il più anziano residente di Genova a sottoporsi al vaccino anti Covid.
I funerali di Lodovico Portesine si sono svolti ieri mattina nella Chiesa di San Pio X a Genova.
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