Raccolta firme per la Posta: “Tre giorni di apertura non bastano”
La sindaca Delorenzi: "Siamo un comune di passaggio: bisogna tornare al 6 su 7"
VISONE – “La nostra è più che altro un’iniziativa simbolica per porre l’accento su un problema reale. Oltre ad essere abitato da 1.200 persone, Visone è un comune di passaggio nel quale ogni giorno fanno sosta decine di residenti dei paesi limitrofi. Avere un ufficio postale attivo solo il martedì, il giovedì e il sabato mattina è troppo penalizzante”. È l’allarme che lancia la sindaca Manuela Delorenzi, promotrice di una raccolta firme da inviare alla direzione provinciale di Poste Italiane per chiedere il ritorno a quella che nel ‘pre Covid’ era la normalità, “ovvero un’apertura al pubblico di sei giorni la settimana, anziché tre come dal 2020 a oggi”.
“Tante lamentele dai residenti”
In merito al ritorno al “sei su sette” la sindaca di Visone tempo addietro aveva ricevuto rassicurazioni dell’ex direzione provinciale, “con il cambio al vertice, però, evidentemente anche i programmi cambiati”. Nei vicini comuni di Prasco e Grognardo gli uffici postali sono attivi il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 8.30 alle 13.45, “ma quest’alternanza – sottolinea Manuela Delorenzi – causa lo stesso dei disagi agli utenti”.
Tante e sempre più frequenti le lamentele degli abitanti, “in particolare dai più anziani. Alcuni sono soli e senza patente, quindi nei giorni di chiusura hanno difficoltà nel recarsi negli uffici postali più vicini per pagare una bolletta o ritirare la pensione”.
La sindaca Delorenzi lo scorso gennaio era a Roma alla convention di Poste Italiane per la presentazione del progetto Polis, che mira alla digitalizzazione degli uffici dei piccoli comuni. “A fronte di scenari presentati come iper tecnologici – osserva – ho tuttavia l’impressione che dall’altra parte si stia andando verso un depauperamento del servizio al cittadino, in particolare per la fascia d’età più anziana”. Tornando alla raccolta firme, l’obiettivo è arrivare alle 500 adesioni, “e anche negli altri comuni c’è l’intenzione di avviare la stessa petizione”.