Unioni montane: la "grana" dell'Alto Monferrato Aleramico
Il Comune di Ponzone non confina con nessuno degli altri tre paesi: dovrà lasciare l'unione?
Il sindaco di Ponzone Ivaldi esclude la possibilità di abbandonare l'ente montano. In vista la proroga al provvedimento regionale
PONZONE – “A oggi non ho alcuna intenzione di lasciare l’Unione Montana Alto Monferrato Aleramico. È una realtà territoriale in cui il nostro comune si trova benissimo e nella quale, tra l’altro, occupa una posizione di primo piano”: è lapidario Fabrizio Ivaldi, sindaco di Ponzone, riguardo l’eventualità di dover abbandonare l’ente sulla base di quanto stabilito dall’emendamento approvato in Regione nei mesi scorsi.
Il provvedimento prevede che a partire dal prossimo anno gli enti territoriali montani e collinari debbano essere formati solo da comuni “confinanti con uno o più comuni appartenenti alla medesima Unione”.
“Nelle scorse settimane in Consiglio comunale abbiamo parlato anche di questa questione e posso assicurare – aggiunge Ivaldi – che almeno fino a settembre non cambierà nulla. A questo riguardo il nostro assessore comunale Marco Assandri, che rappresenta Ponzone nel consiglio dell’Alto Monferrato, si è già confrontato con il sindaco di Bistagno Roberto Vallegra, presidente dell’Unione”.
Dallo stesso Vallegra giungono conferme e rassicurazioni: “Ho parlato con il vice presidente regionale Fabio Carosso, assessore alla Montagna, e mi ha assicurato che ci sarà una proroga al provvedimento almeno di un anno”, commenta il sindaco di Bistagno. “Comprendo le ragioni del provvedimento, ma nel 2024 molti comuni del territorio andranno a elezioni, come pure la stessa Regione. Penso che sarebbe perciò più opportuno affrontare certi argomenti avendo come scenario un mandato di cinque anni, così da poter ascoltare le voci di tutti gli amministratori”.
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