Anffas Acqui: “Formazione nelle scuole per avvicinarci alle famiglie”
Dopo il successo di 'No more (a)out' l'obiettivo è avviare un corso anche negli istituti acquesi
“Avvicinare i nuclei familiari, soprattutto quelli più giovani, non è semplice. Si fa davvero fatica. Crediamo che in questo senso le scuole possano essere di grande aiuto”: il direttivo della delegazione acquese dell’Anffas, l’associazione nazionale di famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, prosegue nella sua opera di supporto alle famiglie di bambini, adolescenti e adulti affetti da disturbi dello spettro autistico.
A fine maggio si è concluso con successo ‘No more (a)out’, un percorso di formazione gratuito suddiviso in 4 lezioni da 4 ore con laboratori esperienziali delle durata di 2 ore. Un’iniziativa aperta a tutti, operatori sanitari e socio-assistenziali, insegnanti, familiari e studenti per conoscere più da vicino la disabilità e l’autismo in particolare. Ora l’obiettivo è riuscire ad arrivare anche nelle scuole.
Un corso aperto a tutti
«’No more (a)out – spiegano da Anffas – è stato organizzato in collaborazione con l’Aias di Alessandria. Hanno partecipato più di 70 persone tra operatori sanitari, insegnanti e genitori. Considerato l’ottimo riscontro, l’assessore alle Politiche Sociali Rossana Benazzo ci ha chiesto di portare qualcosa di simile anche nelle scuole della città”. Una proposta accolta con entusiasmo dal consiglio direttivo di Anffas (che ha sede nel Chiostro di San Francesco), nato su iniziativa di un gruppo di mamme con figlie e figli affetti da disturbi del neurosviluppo.
“Con un corso per le scuole potremo giungere più facilmente a quelle famiglie che ancora non ci conoscono e che sono in cerca di supporto”. Oltre a una ventina di adulti, al momento sono 7 i bambini al di sotto degli 11 anni affetti da disturbi del neurosviluppo che partecipano alle attività psicomotorie e sportive dell’Anffas, in particolare triathlon, acqua gym e tennis. In estate, l’associazione organizza giornate in piscina e attività di gruppo tramite il progetto ‘Eva’, “all’interno del quale è anche prevista una giornata a Pontinvrea a casa del noto campione di freestyle e inventore della mototerapia Vanni Oddera”