Act Consumatori: “Aiutato utente con presunto debito di 4mila euro”
"Dopo il nostro intervento la società di recupero crediti è ritornata sui suoi passi"
ACQUI TERME – A volte basta poco per finire nel “girone infernale” del recupero crediti: una bolletta dimenticata, una disdetta non recapitata o recepita “secondo contratto”, un evento o un fatto che il fornitore si ostina a non prendere in considerazione.
I numeri verdi (se attivi) quasi mai risolvono la questione o danno indicazioni risolutive. Basta davvero poco, quindi, per finire nella lista dei debitori ceduti alle società di recupero crediti, per poi essere presi d’assalto da operatori pronti minacciare azioni legali dagli effetti rovinosi pur di spingere il cliente a pagare in tempi ristretti il Debito (insieme ad aumenti, interessi e spese misteriose).
“Molte volte questi pagamenti non sono dovuti – informa Massimo Antonucci, presidente dell’Act Consumatori – L’esperienza mi insegna che più è aggressiva la metodologia di riscossione, più è ingiustificata la pretesa. Di recente abbiamo aiutato un contribuente a liberarsi dalle grinfie degli agenti riscossori che intimavano il pagamento, assolutamente non dovuto, di bollente per oltre 4 mila euro. Dopo l’intervento dei consulenti di Act Consumatori – aggiunge Antonucci – la società di recupero crediti è ritornata sui suoi passi e ha disposto l’archiviazione della posizione debitoria rinunciando alla pretesa creditori”