Museo Archeologico: “Un anno di eventi e novità per il 50°”
L’amministrazione comunale intende rilanciare l’intero sistema: "Anche per gli stessi acquesi"
ACQUI TERME – Prima la pandemia, poi le elezioni Comunali, ora è finalmente l’anno buono. Con un po’ di ritardo, Acqui Terme si appresta a ospitare una lunga serie di appuntamenti e iniziative per celebrare degnamente il 50esimo anniversario del Civico Museo Archeologico, inaugurato nel 1970.
“50 anni di Museo, 50mila anni di storia” è lo slogan che fino a settembre 2024 accompagnerà il programma di eventi divulgativi e scientifici che nel pomeriggio di sabato 17 – in occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia – verrà presentato in via ufficiale al Castello dei Paleologi dal conservatore museale Germano Leporati.
Dopo la presentazione (alle 16) dei risultati della giornata di ricerche che lo scorso 13 aprile ha visto impegnati gli studenti del corso di Laurea Magistrale in Metodologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali dell’Università di Genova, alle 17.30 verrà svelato il logo ufficiale del ‘Cinquantesimo’ insieme al restyling grafico che andrà a caratterizzare il materiale promozionale, il sito e i canali social del Museo. A seguire avrà luogo l’inaugurazione della mostra ‘Lieti motivi’ dell’artista Mirco Marchelli, promossa dall’associazione ‘Amici dei Musei Acquesi’.Nel pomeriggio si potrà visitare il Museo Civico gratuitamente.
“Acqui? Potenzialità infinite”
Un 50esimo anniversario che dall’amministrazione comunale viene anche visto come occasione di rilancio per una realtà che merita di essere riscoperta, in primis dagli stessi acquesi. “Purtroppo – sottolinea Enrico Bertero, presidente del Consiglio Comunale con delega al Sistema Museale Archeologico – non è così semplice convincere la cittadinanza a visitare il Museo. I dati ci dicono che oggi la maggior parte degli ingressi annuali è prerogativa dei turisti stranieri. Al di là delle scuole, sono davvero pochi i visitatori provenienti dal territorio. L’obiettivo di questa amministrazione, perciò, è convincere gli stessi acquesi a frequentare il Museo”.
Per raggiungere tale traguardo l’amministrazione intende raddoppiare le risorse economiche attualmente destinate al sistema museale cittadino, passando dagli attuali 45mila euro ad almeno 80mila. “Acqui ha una potenzialità archeologica praticamente infinita – sottolinea Leporati – ma che finora è stata sfruttata solo in minima parte, sia a livello di siti che di reperti. Allo stato attuale, quindi, c’è ancora tanto da lavorare“.
Anche un tour sotterraneo?
Per passare dalle intenzioni ai fatti sono già in previsione diverse novità: “Come prima cosa – dichiara Bertero – andremo a tradurre in inglese tutte le schede tecniche delle vetrine espositive. Per la piscina romana, invece, aumenteremo i turni di visite settimanali”. Piscina che nel 2022 era possibile visitare solo nel fine settimana “per una questione di afflusso turistico, e nei mesi scorsi solo su appuntamento per le visite scolastiche. Con ogni probabilità – spiega il direttore Leporati – la piscina sarà riaperta al pubblico già dal prossimo fine settimana. Chiuderà poi in estate per permettere lo svolgimento dei lavori di consolidamento dell’immobile sovrastante”. Tra i sogni nel cassetto, anche l’allestimento di un tour dell’Acqui sotterranea, “progetto che vorremmo realizzare prima della fine della nostra consiliatura”, osserva Bertero.
La fase conclusiva dell’anno di celebrazioni legate al ‘Cinquantesimo’, infine, sarà caratterizzata dalla chiusura del generale riallestimento delle sale con nuovi reperti anche di epoca pre-romana, “di cui una parte può essere un indizio molto importante sulle fasi precedenti alla fondazione della città antica di Acquae Statiellae”.