Fra realtà e finzione
Niels Bohr, il grande fisico, sosteneva che non c’è nulla su cui sia più difficile fare previsioni del futuro ed è pertanto inappropriato, nonostante la curiosità che talvolta ci assale, tentare di immaginare quali ...
Niels Bohr, il grande fisico, sosteneva che non c’è nulla su cui sia più difficile fare previsioni del futuro ed è pertanto inappropriato, nonostante la curiosità che talvolta ci assale, tentare di immaginare quali saranno i social del futuro. Saranno più simili a Instagram o a TikTok? Saranno ancora piattaforme gratuite, basate sulla pubblicità personalizzata come oggi o, di fronte a norme sulla privacy sempre più stringenti, saranno prevalentemente a pagamento? Avremo social media generalisti come Facebook o applicazioni settoriali? Saranno chat vocali come Discord o veri e propri canali televisi come Twitch? E, soprattutto, le prossime generazioni si confronteranno online sui social che conosciamo oggi o su piattaforme che nel tempo emergeranno?
L’unica scommessa che forse potrebbe essere fatta è che vi saranno funzionalità basate sulla finzione e funzionalità che metteranno in evidenza l’autenticità.
Per molti mesi il dibattito pubblico ha discusso infatti gli investimenti che le piattaforme digitali avevano messo in cantiere per dare vita al Metaverso ed oggi che, dopo l’avvento dell’Intelligenza Artificiale, tali sviluppi paiono incerti, rimane la sensazione che, fra i prossimi social network, vi saranno, con le proprie simulazioni, piattaforme nate nel mondo dei videogiochi, come Roblox, Fortnite o Minecraft, che noi adulti interpretiamo come ludiche, ma che per i più giovani sono spazi di incontro esattamente come lo sono stati, ormai quindici anni fa, Facebook e Twitter. Per rimanere nel presente, anche se gli avatar non ne sono protagonisti, TikTok è molto più una micro-TV che un social network: non si dice ciò che si fa, si mostra ciò che si sa fare. Con un tocco di finzione, quindi.
Al contrario, le Storie di Instagram, le dirette su Twitch, i BeReal ci mostrano un lato dei social network in cui i filtri per apparire più belli, il montaggio dei video, i set cinematografici in cui operano gli youtuber non la fanno da padrone: è la dimensione dell’autenticità, della presa diretta, del racconto in tempo reale. Realtà o finzione? La risposta, prossimamente, su questi schermi. Quelli del nostro cellulare.
Ecco tre social network, al momento di nicchia, che nel futuro potrebbero diventare famosi:
- Cresciuto dopo l’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk, Mastodon, ha tutte le carte in regola per sostituire il social network dei cinguettii. Si tratta di un social open source che permette agli utenti di pubblicare e condividere messaggi, video, foto. I post prendono il nome di “toots” e hanno un limite di 500 caratteri.
- Discord è un’applicazione di comunicazione gratuita che ti permette di utilizzare chat vocali, testuali e video per comunicare con gli amici, le community di videogiocatori e gli sviluppatori. Ha centinaia di milioni di utenti, il che lo rende uno dei modi più popolari per connettersi con le persone online. Sta aumentando la sua popolarità perché spesso lo si trova promosso nei canali Twitch in cui i follower di un certo gamer lo usano per confrontarsi sulle esperienze di gioco e sui trucchi imparati. Necessario, fra le altre cose, per usare la app per creare immagini Midjourney.
- Lemon8 è una app per la condivisione di foto e video in stile Instagram ma di proprietà della società madre di TikTok. Popolare per ciò che riguarda su cibo, benessere, bellezza e viaggi, su Lemon8 è possibile aggiungere foto e video al profilo, esplorare una pagina di suggerimenti provenienti dagli altri follower, seguire ed essere seguiti. La differenza, rispetto agli altri social, almeno per il momento, è l’accento posto sulla possibilità di acquistare i contenuti che vedete fotografati sul profilo degli altri utenti.