A tutti serve un co-pilota
Single per scelta, nomade per passione e licenziatore per professione, il George Clooney protagonista di “Tra le nuvole”, nella scena clou del film, pronunciò la seguente frase: “A tutti serve un co-pilota”. Quest’espressione, citata dall’attore di Hollywood per eccellenza, è possibile che nei prossimi anni esca dal gergo dell’aviazione e smetta di richiamare le tracce impolverate della Parigi-Dakar per contrassegnare invece moltissime delle attività digitali che compiamo tutti i giorni.
Dall’avvento di ChatGPT in poi e dalla sua progressiva introduzione in browser come Microsoft Edge o in applicativi come quelli di Office, l’Intelligenza Artificiale sta entrando infatti come assistente virtuale capace di accompagnarci nelle ricerche, nella produzione e nella rielaborazione di testi e calcoli, nella creazione di file, presentazione e contenuti. Esattamente come il correttore ortografico: non sempre lo utilizziamo, ma sappiamo che c’è e talvolta può cavarci di impaccio per controllare un accento o la coniugazione di un verbo.
Se oggi possiamo già chiedere a Midjourney di creare un’immagine, a Tome una presentazione a partire da una serie di istruzioni, domani lo faremo direttamente con Outlook, Excel e Powerpoint. Se oggi già possiamo farci aiutare da Rytr.me ad imbastire un articolo, domani il co-pilota di Word sarà al nostro servizio per sollevarci dal crampo dello scrittore per realizzare un semilavorato e completarlo aggiungendo un tocco che sarà nostro.
I co-piloti più sorprendenti e degni di questo nome sono però quelli messi a disposizione da piattaforme come Chatdoc e Humata, software che permettono di caricare documenti per conversare successivamente con loro, facendo domande, ponendo dubbi, richiedendo approfondimenti. Siete scettici? Scaricate dal Web l’Inferno di Dante in formato txt e caricatelo su Chatdoc per poi mettervi comodi e chiedere, ad esempio, chi fosse Farinata degli Uberti, che conversazione avesse instaurato con il Poeta, in quali battaglie le loro famiglie si fossero affrontate o avessero combattuto. Intriganti per scoprire un testo, utili per ripassare, eccellenti per conoscere meglio, nel mondo del lavoro, una ricerca, un regolamento, una documentazione professionale. A chi non serve un co-pilota?
Di seguito alcuni strumenti ulteriori al più noto Chat GPT che si avvalgono dell’Intelligenza Artificiale:
- Bing che, nella sua chat, si serve della tecnologia di OpenAI con il pregio di indicare le fonti e quindi permettere le dovute verifiche di attendibilità e gli opportuni approfondimenti;
- per le stesse ragioni, Perplexity.ai;
- Rytr.me, Copy.ai ed Hypothenuse.ai, tre editor per la produzione di contenuti utili per realizzare un semi-lavorato di cui servirsi in molte occasioni di comunicazione ed ancor più per rielaborare testi di cui si è certi perché di origine aziendale;
- Predis.ai per il suo uso nella comunicazione social;
- Intellippt.com e il co-pilota di Microsoft Edge per il riassunto di testi e link;
- Dall-E e Flair.ai per la rielaborazione che offre di immagini aziendali;
- Stablediffusionweb.com, in alternativa al più noto Midjourney che ha terminato negli scorsi giorni il suo periodo di prova gratuito, per la creazione di nuove immagini;
- Replicate.com per l’integrazione che presenta con Whisper, la funzionalità speech-to-text di OpenAI;
- Akkio.com per rielaborare fogli di calcolo;
- Synthesia.com per le sue funzioni text-to-speech;
- Rationale.jina.ai per il decision making interno.