‘Rilanciamo Acqui’: “I prossimi due-tre anni cruciali per la città”
"Percorso certamente perfettibile e integrabile, ma con il vantaggio di essere chiaro e realistico"
ACQUI TERME – Anche l’associazione cittadina ‘Rilanciamo Acqui’, plaude alla misura messa in atto dalla Regione che di fatto ha (ri)aperto le porte dello stabilimento Nuove Terme.
“Per chi sia costruttivamente interessato al futuro di Acqui Terme – sottolinea il presidente Gualberto Ranieri – il sostegno dato alla ricerca di nuove fonti termali è “La Notizia” e va dato merito alla Regione Piemonte di avere dato pronto seguito agli impegni presi dagli assessori Vittoria Poggio e Marco Protopapa nel corso del convegno che a fine marzo ha visto l’imprenditore Bruno Lulani, il professore del Politecnico di Torino Alessandro Ravazzi e il consulente per la Coesione territoriale Gianni Ravazzi presentare una articolate e solida road map dando soluzioni concrete per il futuro della città termale”.
Secondo Ranieri i prossimi due-tre anni saranno cruciali per la città, “cioè da qui alla scadenza delle tre concessioni dell’uso dell’acqua termale, che possono essere cruciali. Forse, osservando un recente passato, mai come adesso gli stakeholders locali, i portatori di interesse ovvero associazioni di categoria, sindacati, mondo della politica hanno l’opportunità di affiancare, stimolare costruttivamente le amministrazioni pubbliche competenti sulla scorta di un percorso certamente perfettibile e integrabile, ma con il vantaggio di essere chiaro e realistico. Ma c’è di più, è l’occasione per smentire chi afferma beffardamente che Divisione Acqui non sia solo il nome di una storica unità militare, ma proprio una prerogativa locale”, conclude Ranieri.