Bosio non ci sta: “Io lavoro per il territorio, il Pd perde tempo”
L'ex sindaco replica alle critiche dei 'dem' dopo la votazione sul Consorzio 'Acqui e le Valli'
ACQUI TERME – “Io nuovo sindaco di Acqui? Eh, gli piacerebbe. Purtroppo non è così. Bernardino Bosio ha perso le elezioni. Però è particolarmente contento che non le abbia vinte il Pd, perché se il loro candidato fosse diventato sindaco sarebbero stati altri cinque anni di inedia come quelli vissuti con i 5 Stelle”.
Dopo la stoccata del Partito Democratico acquese, giunge il contrattacco dell’ex sindaco Bosio. I ‘dem’, infatti, la scorsa settimana avevano criticato l’attuale consigliere di minoranza a seguito della votazione in Consiglio sul Consorzio solidale ‘Acqui e le Valli’. Lo scorso 5 aprile Bruno Barosio e gli altri membri dell’opposizione hanno votato contro l’approvazione della bozza di statuto in attesa della presentazione dell’atto costitutivo. Bosio, invece, ha votato a favore dando man forte alla maggioranza. Una presa di posizione che secondo i democratici evidenzierebbe la voglia da parte di Bosio “di dimostrare chi comanda”.
“Barosio è distaccato dalla realtà”
“Il dibattito che ha caratterizzato l’ultimo Consiglio comunale – replica ora Bernardino Bosio – ha evidenziato che in Consiglio c’è chi, come me, cerca, sebbene all’opposizione, di far del bene alla città, e se è il caso vota con la maggioranza e chi, forse succube della vecchia politica, cerca solo di far perdere tempo, non rendendosi conto che fa male alla città. Ma forse questa tendenza a perdere tempo ce l’hanno nel Dna”.
Bosio critica quindi l’atteggiamento del consigliere del Pd Bruno Barosio: “Mi dispiace notare questo distacco dalla realtà nel consigliere Pd, perché si tratta di un esponente che è stato dirigente a livello molto alto, con annessi e connessi, e sorprende che non sia informato. Quando Draghi era Presidente del Consiglio, fece una battuta sul fatto che era tempo di aprire i cassetti e tirar fuori i progetti che c’erano dentro, dicendo che c’era un milione e mezzo di progetti pronti. Peccato che di quel milione e mezzo, la metà erano progetti di piccoli Comuni, che non potevano essere realizzati perché i piccoli Comuni non avevano la struttura e le risorse per svilupparli. Cosa dobbiamo fare? Vivere nell’inedia?”.
Da par suo Bosio sottolinea che non si sente un membro di maggioranza, “per tutta una serie di ragioni. Rapetti ha vinto le elezioni, e le ha vinte con la sua lista. Io ad un certo punto magari ho dato una mano, ma non ho ricevuto alcun incarico, né ne ho preteso alcuno. Dovrebbe bastare questo, credo, per dire che la mia posizione è stata presa nell’interesse della città e di tutto il territorio”.
L’ex sindaco rivendica, tuttavia, il risultato per certi versi inaspettato conseguito alle Comunali dello scorso anno, “dove ho ottenuto l’11% dei 1350 voti di preferenza espressi in totale ad Acqui Terme. Barosio, quando aveva smesso di fare il sindaco, di preferenze ne aveva prese 19. E va bene fare le proporzioni, ma mi pare chiaro che a Bistagno non lo avessero molto considerato. Ecco, pensando a questo è comprensibile capire perché si dicono queste cose. Forse chi le dice non è tanto attento al territorio. Bosio non si è sostituito all’Amministrazione: ha solo difeso il territorio”.
“Sono un campagnolo, ma qualche buona idea ce l’ho”
Bosio tiene poi a precisare che se avesse voluto un incarico, “avrei magari chiesto di fare il Presidente del Consiglio, e magari lo avrebbe ottenuto. E vi dico anche che 1500 euro al mese mi avrebbero fatto comodo. Ma non sono queste le cose che mi muovono. Recentemente, a Monastero, ho avuto modo di partecipare a un evento dove era presente Profumo, presidente della Fondazione San Paolo. Profumo è un personaggio importante, che sta facendo bene nell’Alta Valle Bormida. Quando gli ho parlato del Consorzio, ho citato proprio i 750.000 progetti dei piccoli Comuni che non saranno mai portati a termine. Con una media di 100.000 euro a progetto, fanno 7,5 miliardi che non arrivano al territorio. Quando ho detto a Profumo che il Consorzio viene fatto per quello, lui mi ha risposto che è una cosa bella, giusta e pensata al momento giusto. E che abbiamo fatto bene, e che dobbiamo fare presto, perché altri ci copieranno, e se arriveranno dopo di noi andrà tutto bene, altrimenti quei soldi andranno su un altro territorio. Per me questo è un endorsement di straordinaria portata. Certo, alcuni non hanno notato qualche particolare. Evidentemente – chiude Bosio con un’ultima “frecciata” – non bastano 8000 euro di pensione per avere chiare certe cose, ma per fortuna c’è un agricolo campagnolo come Bernardino Bosio, che a volte qualche buona idea ce l’ha ancora”