Pietro e Noemi, intesa da campioni: ai Mondiali trionfo sfiorato
Noemi Podestà e il suo Diamond Pietro vice campioni iridati al Wdsf World Championship
CASSINE – Tra Diamond Pietro e Noemi c’è un legame indissolubile. Un affiatamento “da campionato del mondo”, di quelli che non hanno bisogno di parole. In effetti, è proprio a una competizione iridata che li ha portati la loro profonda intesa.
Insieme al socio Alberto Chiari, Noemi Podestà è la titolare dell’azienda agricola ‘Il lupo nero’ di Cassine – in cui si allevano e si addestrano cani di razze diverse – e da venerdì 7 a domenica 9 ha partecipato al Wdsf World Championship 2023 di Ineu, in Romania, rappresentando l’Italia nella categoria Obedience (classe 1) nel campionato mondiale riservato alla razza pastore olandese. E con eccellenti risultati: insieme al suo Diamond Pietro Dell’Agoghé, Noemi è infatti salita sul secondo gradino più alto del podio, a soli sei punti dalla coppia austriaca vincitrice.
“Sono cani senza paura”
Pietro e Noemi hanno strappato il ‘pass’ mondiale a inizio marzo. A onor del vero, l’Obedience è una disciplina quantomeno ostica per le doti caratteriali del pastore olandese, “un animale con una tempra molto marcata, che richiede un addestramento intenso, particolarmente risoluto e coerente con le caratteristiche tipiche della razza”, spiega Alberto Chiari. “Sono cani che non hanno paura di niente, senza timori e molto “prestazionali”. Non a caso sono spesso utilizzati dalle forze dell’ordine”.
Una razza storicamente adatta alla conduzione delle greggi, “infatti Diamond Pietro ha cominciato con le gare di sheepdog, l’attività dei cani da pastore, ma col tempo si è dimostrato particolarmente portato anche per l’Obedience, categoria in effetti un po’ anomala per le peculiarità della sua razza”.
Più importante delle medaglie…
Sono ormai un paio di anni che Noemi Podestà è impegnata quotidianamente nell’addestramento del suo adorato Pietro, 4 anni di età, che ora è in una fase di crescita un po’ transitoria, “perché in effetti la piena maturazione caratteriale, anche a livello competitivo, arriva dopo i 5-6 anni”.
Le prove che Diamond e Noemi hanno dovuto superare si sono articolate in esercizi di condotta, controllo a distanza e (ovviamente) obbedienza, ma anche prove olfattive, “come ad esempio – spiega Alberto – l’individuazione tra molti di un pezzo di legno toccato dal proprio conduttore”.
Al di là dell’aspetto competitivo, tuttavia, ciò che per Noemi e Alberto ha la priorità su tutto è la profonda intesa, il rispetto e l’amore per il proprio compagno di sfide. Ingredienti nemmeno troppo segreti per essere una coppia vincente anche al di là di coppe e medaglie.