Pd Acqui: “La città ha un nuovo sindaco: Bernardino Bosio”
"Quando l'ex sindaco vuole spingere su un progetto la maggioranza si accoda al suo volere"
ACQUI TERME – I democratici acquesi mettono sotto la propria (critica) lente di ingrandimento ciò che è accaduto nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, in cui, sottolineano, “per la seconda volta Bernardino Bosio ha imposto la sua volontà a un maggioranza riluttante”. Il riferimento va alla votazione del terzo punto all’ordine del giorno nella seduta di mercoledì 5, ovvero l’approvazione della bozza di statuto del nuovo Consorzio solidale ‘Acqui e le Valli’.
“Bosio è entrato in maggioranza”
Secondo i ‘dem’ quella relativa alla costituzione del consorzio solidale è materia di discussione “che può essere importante (se solo si capisse di cosa di tratta) e che meriterebbe di essere affrontata adeguatamente. Ma il testo presentato poche ore prima ai consiglieri è risultato incomprensibile e pieno di errori, le finalità poco chiare, la procedura di approvazione del tutto irrituale (è mancato un vero passaggio in Commissione, il testo da votare non è neanche stato distribuito ai consiglieri). Insomma il classico caso in cui la fretta produce un pasticcio che può addirittura rallentare lo sviluppo di ciò che si vuole approvare”. Tutta una serie di mancanze che hanno spinto i consiglieri di minoranza Trentini, Laperchia, Barosio, Roso e Marengo a chiedere “di rinviare la discussione del punto all’ordine del giorno, evidenziando come il testo, nella forma in cui è stato presentato, sia oggettivamente invotabile”.
La maggioranza, quindi, propone da par suo alcuni emendamenti “seduta stante” per “provare a mettere una pezza. A un certo punto – continuano dal Pd termale – quando sembra che il buon senso stia per prevalere: si preparerà meglio
il tutto per ridiscutere il punto nel prossimo Consiglio. A un certo, però, arriva il colpo di scena: interviene Bernardino Bosio, il quale semplicemente dice ‘Votiamo e basta. Si perde troppo tempo in questo Comune. Votiamo perché lo dico io’. E la maggioranza si accoda, pur con qualche mal di pancia”.
Una presa di posizione che secondo i democratici evidenzierebbe la voglia da parte di Bosio “di dimostrare chi comanda. Queste manovre sono possibili solo se c’è un accordo politico di base tra tutte le componenti della maggioranza. È quindi chiaro che Bosio è entrato stabilmente in maggioranza. Oppure, volendola leggere in altra maniera, è altrettanto chiaro che quando Bosio vuole spingere su un progetto la maggioranza si accoda al suo volere. E’ un fatto politico assolutamente normale. Basta che sia chiaro anche agli elettori”.
“Sbaglia chi pensa di poter lavorare con Bosio, Bertero e Rapetti”
Dal circolo ‘Raffaello Salvatore’ fanno quindi notare come nell’attuale maggioranza siano presenti ben tre dei quattro sindaci che hanno governato Acqui negli ultimi 25 anni, “esattamente gli anni che il dottor Rabino (presidente dell’Atl Langhe Monferrato e Roero intervenuto in occasione della serata all’ex Kaimano dello scorso 31 marzo, ndr) ha dimostrato essere stati perduti nel rilancio turistico ed economico della nostra città. Ma questo schieramento è stato votato dalla ampia maggioranza dei votanti, che pure si lamentano della decadenza della città. (…) Vogliamo dire – concludono i democratici acquesi – che da Bosio, Bertero e Rapetti non possiamo aspettarci altro che una replica di quello che hanno già fatto. E chi ha pensato, sicuramente in buona fede, di poterli cambiare lavorandoci a fianco, si sta, a nostro avviso, sbagliando. Ma adesso tocca a noi, partendo dalla opposizione e da una posizione oggettivamente minoritaria tra i votanti pensare ad un’altra idea di città e lavorare per realizzarla”.