Allo chef acquese Umberto Barbieri il premio “Ospitalità Italiana”
Dal 2002 nel Paese asiatico, a lui il riconoscimento Camera di Commercio Italiana in Thailandia
ACQUI TERME – Uno chef acquese che da circa 20 anni sta dando lustro alla tradizione gastronomica piemontese a più di 10mila chilometri di distanza. Lui si chiama Umberto Barbieri e, dopo la formazione al Cfp Alberghiero di Acqui e diverse esperienze professionali che lo hanno portato a lavorare in diverse regioni d’Italia, dal 2002 chef Barbieri si è trasferito in Thailandia, Paese in cui gestisce due ristoranti: ‘Umberto’s Cuisine’, aperto nel 2015, e ‘La vineria – Italian restaurant & wine house’, aperta nel 2019, in cui si servono alcune delle specialità tipiche dell’Alto Monferrato, come i tradizionali ravioli al plin, il brasato al Barolo e la Bagna cauda.
Recentemente a Umberto Barbieri è stato conferito un importante riconoscimento dalla Camera di Commercio Italiana in Thailandia per “L’ospitalità italiana”. “Dopo tutti questi anni di sacrifici e di duro lavoro sono orgoglio di essere riuscito a rappresentare il mio Paese, la mia città natale, Acqui Terme e il luogo in cui ho trascorso alcuni anni della mia infanzia, Nizza Monferrato, e di aver potuto far conoscere e gustare a tantissime persone la nostra cucina tradizionale”, commenta chef Barbieri.
“Testimone della nostra cultura culinaria”
La notizia dell’attestato di qualità conferito al cuoco acquese è giunta fino a Palazzo Levi: “Per ora – fa sapere Michele Gallizzi, assessore alla Cultura e al Turismo – non posso fare altro che porgere al nostro concittadino Umberto Barbieri le mie congratulazioni, quelle del Sindaco, della Giunta e di tutto il Consiglio comunale per per aver realizzato il suo sogno e per avere soprattutto affermato, in quest’angolo dell’Asia così lontano da noi, la cucina tipica piemontese quale protagonista di un modello di sviluppo turistico culinario in una terra diversa. Sono certo che chef Umberto continuerà a dare risonanza alle eccellenze enogastronomiche piemontesi e, perché no, anche di Acqui e dell’acquese. La mia proposta senz’altro condivisa da tutta l’amministrazione comunale, è quella di attribuire al signor Barbieri una targa di riconoscimento come testimone all’estero della nostra cultura enogastronomica”.