Al Comune 34mila euro dalle infrazioni semaforiche
Il sindaco: "Soldi che utilizziamo per investire sulla sicurezza e la manutenzione"
MONTECHIARO D’ACQUI – La cifra totale incassata nei dodici mesi e messa a bilancio non è esorbitante, ma per Montechiaro dì’Acqui, 540 abitanti, i 34 mila euro del 2021 derivanti dalla ‘repressione degli illeciti’ è un bella somma, soprattutto perché provengono tutte dallo stesso illecito.
Il bel paese dell’Alto Monferrato è tra i municipi della provincia di Alessandria in cui in proporzione per numero di residenti, ha incassato maggiormente. La divisone pro capite lo colloca in cima alla entrate, più che nei centri zona più popolosi in cui non si fanno multe solo per la violazione del codice della strada. Roba da appassionati di statistiche, perché il motivo di questo ‘primato’ è presto spiegato.
Le multe derivano dal sistema automatico di controllo installato sui semafori nella strada a valle del paese. In pratica sono tutte le contravvenzioni stradali che scattano automaticamente per chi non si ferma dove e quando dovrebbe.
«Purtroppo ci sono ancora persone che non rispettano il codice della strada», commenta il sindaco Matteo Monti. Il deterrente non dev’essere così efficace se le multe sono comunque numerose, ma tant’è, il Comune incassa e investe per la comunità. Ed è altrettanto probabile che le multe non provengano tanto dai residenti che conoscono bene ogni metro di quelle strade, ma piuttosto automobilisti di passaggio, turisti e visitatori numerosi i quali evidentemente sottovalutano la prescrizione. Peraltro ben segnalata e perfettamente a rigor di legge. «I proventi vengono tutti spesi per la sicurezza del Comune, per la manutenzione e le strade», si affretta a precisare il sindaco.