Al Comune l’alloggio confiscato: “Sarà utilizzato per scopi sociali”
L?appartamento era stato sequestrato nel 2019 a un dentista senza qualifiche
ACQUI TERME – Un’indagine nata a gennaio del 2018, che poco più di un anno dopo aveva portato al sequestro da parte della Guardia di Finanza di Nizza Monferrato di 100mila euro in contanti, un’autovettura e un immobile in cui un sedicente dentista acquese esercitava la professione senza aver mai ottenuto la laurea e con le sole capacità professionali di odontotecnico.
A seguito del provvedimento confermato a gennaio 2021 dalla Corte di Cassazione, ai danni dell’odontotecnico è stata disposta la confisca di un appartamento in piazza Vittorio Veneto ad Acqui Terme (in un complesso condominiale di fianco alla locale stazione) e del relativo garage, il tutto per un valore complessivo di poco superiore ai 90mila euro.
“Un principio di legalità”
Appartamento e garage ora sono a disposizione dell’amministrazione comunale termale. L’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha infatti decretato il trasferimento dei beni confiscati «al patrimonio indisponibile del Comune di Acqui Terme per finalità sociali». L’assegnazione a Palazzo Levi da parte dell’Agenzia Nazionale è giunta su richiesta della stessa amministrazione, che lo scorso novembre tramite una delibera aveva manifestato il proprio interesse all’acquisizione dei beni confiscati al dentista senza laurea.
«Dal punto di vista civico e, se vogliamo, anche educativo, quando un Comune entra in possesso di un bene oggetto di confisca e poi questo viene messo a disposizione della comunità credo si possa parlare di un atto “virtuoso” e dal grande significato», spiega il sindaco di Acqui, Danilo Rapetti. «Sin dall’insediamento uno dei capisaldi della nostra amministrazione è stabilire e promuovere principi di legalità in ogni ambito e settore della comunità acquese. Per questo motivo quando siamo venuti a conoscenza della possibilità di acquisire un immobile confiscato dalle autorità non abbiamo esitato in alcun modo nel farci avanti. Nel caso specifico non si tratta di un episodio legato alla mafia, ma comunque questo tipo di iniziative da parte di un amministrazione locale non sono così scontate come si potrebbe pensare».
Per le fasce deboli
L’appartamento di piazza Vittorio Veneto verrà quindi destinato dal Comune a finalità di edilizia sociale, con una locazione per massimo 12 mesi (non rinnovabili) per soddisfare situazioni di disagio o emergenze abitative di natura sociale.
«Il contratto – spiega il sindaco Rapetti – sarà pertanto di tipo transitorio e con canone di locazione calmierato. La finalità è quella di consentire ai nuclei familiari in difficoltà di avere il tempo necessario per individuare un’altra soluzione abitativa idonea». Il nuovo alloggio, molto probabilmente, sarà disponibile all’uso abitativo entro la prossima primavera.