Videosorveglianza: a Cassine è la volta buona?
Il Comune ha elaborato uno studio di fattibilità: più monitoraggio tra le vie d?accesso e le frazioni
CASSINE – Il Comune di Cassine ci prova. Il 31 gennaio scade il termine per l’invio delle richieste di ammissione ai finanziamenti per la videosorveglianza per cui il Ministero dell’Interno ha stanziato un fondo complessivo di 36 milioni di euro. Nelle scorse settimane l’amministrazione ha approvato uno studio di fattibilità per l’installazione di 25 nuove telecamere su tutto il territorio comunale, frazioni comprese.
“Si tratta di un investimento di cui a Cassine si discute da anni. In molti dei Comuni limitrofi, d’altronde, l’ampliamento della rete di sorveglianza è già stata portata a termine”, spiega il vice sindaco Gianni Gotta. Un piano operativo del valore di 190mila euro, “di cui almeno un 7-8% circa sarà a carico delle casse comunali. Con questo progetto – sottolinea Gotta – auspichiamo di poter usufruire del contributo statale. A ogni modo, nel caso la nostra domanda non dovesse essere accolta, lo studio resta comunque valido per il bando successivo“. L’intenzione del Comune, infatti, è quella di tramutare i buoni propositi in fatti e investimenti concreti: «Attualmente in paese abbiamo una ventina di telecamere, che però devono essere sostituite perché non in ottime condizioni e comunque ormai datate».
Anche controllo targhe
Per il nuovo impianto sono previste 25 telecamere complessive, di cui una parte per la lettura delle targhe dei mezzi in entrata e in uscita dal territorio comunale, «le altre, invece, sono videocamere di contesto utili anche alla prevenzione di eventuali furti o atti vandalici». Le postazioni di monitoraggio andrebbero a coprire buona parte dell’intera area rurale cassinese, comprendendo sia le frazioni che volgono verso Alessandria, Sant’Anna e Gavonata, sia quelle del “versante” acquese, ovvero Caranzano e Sant’Andrea.
Più nello specifico, il piano prevede l’installazione di due videocamere di contesto a Sant’Andrea, in via della Chiesa, una in strada Masino Inferiore, tre a Caranzano (di cui una di lettura targhe), una a Sant’Anna e tre a Gavonata (di cui una di lettura targhe). A Caranzano, Gavonata e Sant’Andrea (così come a Cassine) sarà dedicata particolare attenzione a ognuno dei rispettivi cimiteri. I restanti impianti verrebbero installati nel centro del paese e nelle vie di accesso e uscita sia in direzione Ricaldone (transitando da via San Realino) sia verso Castelnuovo.
«È un piano corposo ma necessario – afferma il vice sindaco Gotta – perché il territorio di Cassine è molto vasto, e anche le frazioni devono avere garantito il giusto monitoraggio. Ripeto, se anche non dovessimo essere ammessi al bando che scadrà a fine mese questo studio di fattibilità sarà comunque utile per riprovarci con i successivi finanziamenti».