Pd Acqui: “Inutile allarmare i cittadini, il Ps non può chiudere”
"Il Pronto Soccorso acquese è il più disagiato della provincia, e serve un'area vastissima"
ACQUI TERME – “Il comunicato del sindacato Nursind sulla presunta ipotesi della Direzione Generale dell’ASL AL di chiudere il pronto soccorso di Tortona ed Acqui, fatto smentito ufficialmente dalla Direzione dell’ASL, è un modo irresponsabile di affrontare le problematiche della sanità che allarma inutilmente i cittadini”: il Pd acquese stigmatizza così le dichiarazioni rilasciate nella mattinata di ieri dal Nursind, il sindacato delle Professioni Infermieristiche.
I ‘dem’ non mancano tuttavia di sottolineare le condizioni di grave disagio in cui ormai da troppo tempo versano i Pronto Soccorso della provincia, compreso quello di Acqui Terme. “E’ evidente a tutti i cittadini – osservano – che la situazione dei pronto soccorso della nostra provincia, quasi completamente affidati alle cooperative causa la mancanza di medici da assumere, è realmente drammatica e prossima ad un collasso. Una situazione che determina conseguente grave disservizio per i cittadini e stress per gli operatori della sanità”.
“E’ chiaro – continuano dal Pd – che una riduzione provvisoria dei punti di erogazione dei servizi, che è compito della Regione e non delle singole Asl, può rientrare, sulla base di una analisi tecnica approfondita sulle distanze, raggiungibilità, accessi, tra le ipotesi di intervento per affrontare la tragica carenza di medici dovuta ad una scellerata non programmazione, effettuata da tutti i Governi, dell’accesso alle facoltà di medicina ed alle specialità. Tale carenza durerà ancora per circa quattro-cinque anni dato che il numero di accesso alle specialità è stato aumentato dal Governo Draghi.
Infine, una riflessione sulla situazione al Monsignor Galliano: “Certo è che l’ospedale di Acqui, e quindi il Pronto Soccorso, è il più disagiato poiché non vi è accesso all’autostrada, è il più distante dall’ospedale hub di Alessandria e serve un’area vastissima in gran parte collinare e appenninica, conseguentemente il Pronto Soccorso non può essere chiuso nemmeno temporaneamente”.