Centro di ascolto: «Nel 2022 nuovi accessi quadruplicati»
In tutto sono state 143 le famiglie incontrate, "per aiuti economici e ricerca di un lavoro"
ACQUI TERME – Rispetto ai dati riferiti al 2021 il numero delle persone in condizioni di disagio economico che negli ultimi 12 mesi hanno chiesto aiuto per la prima volta al Centro di Ascolto di Acqui è quasi quadruplicato.
La conferma arriva da Maria Grazia Rota, presidente del servizio rivolto alle fasce più fragili della comunità termale. «In tutto il 2022 sono stati ben 66 i nuovi accessi, a fronte dei 17 registrati nel corso di tutto il 2021. Un aumento effettivamente esponenziale, che rende purtroppo l’idea di quanto anche nella nostra città siano sempre più urgenti il problema dell’indigenza e della mancanza di un’occupazione».
Numeri quadruplicati
Il Centro di Ascolto Onlus svolge la sua attività in collaborazione con la Caritas e con il sostegno della Diocesi tramite i fondi dell’8 per mille a favore delle persone del territorio in difficoltà. Lo sportello di ascolto, che accoglie le richieste di aiuto di chi vive situazioni di disagio socio-economico, nel corso dell’anno appena trascorso ha incontrato 143 famiglie, di cui 62 di origine italiana, 56 provenienti dal nord Africa e 25 di altre nazionalità (europee e non).
«Le richieste di aiuto principali (con media mensile nell’ordine dell’80%, ndr) riguardano soprattutto il sostegno economico per il pagamento di utenze domestiche, affitti e quelle per la ricerca di un’occupazione. Abbiamo anche diverse famiglie sotto sfratto». Nella maggior parte dei casi si tratta di nuclei con pagamenti in arretrato anche di 4-5 mesi. «Noi – commenta Maria Grazia Rota – cerchiamo di aiutarle sia con le bollette che per la ricerca di un lavoro. Il pagamento degli affitti, invece, è un genere di sostegno economico che non possiamo ancora garantire».