Protezione Civile: “Nel 2023 anche una squadra cinofila”
Dalle missioni al confine ucraino alla crisi idrica: il resoconto del presidente Torielli di un anno di attività
ACQUI TERME – Semiparafrasando il titolo di un noto film con Mel Gibson, quello che sta per concludersi si potrebbe definire un anno vissuto (ancora) intensamente per la Protezione Civile di Acqui Terme. «Quest’anno chiudiamo con ben 4mila servizi portati a termine», spiega il presidente Lorenzo Torielli, «e si va dalla consegna del pasto all’anziano non autosufficiente alle missioni umanitarie al confine ucraino». Un 2022 che ha visto (e vede tuttora) i volontari acquesi impegnati in tutto quel genere di attività legate agli effetti socio-sanitari della pandemia, «dal supporto al personale medico per tamponi e vaccini all’assistenza ai positivi in isolamento».
Emergenza Ucraina
Dopo due anni segnati dal Covid, il 2022 si è aperto con l’altrettanto grave emergenza della guerra tra Russia e Ucraina. «A marzo sono partite le raccolte di farmaci e beni di prima necessità consegnati nei centri di accoglienza al confine tra Polonia e Ucraina». Tre le missioni portate a termine dalla Protezione Civile acquese nei campi profughi di Chotyniec, Radymno e Rzeszow.
«Si tratta di un’emergenza umanitaria che ci ha visti coinvolti sin dall’inizio, non solo con i viaggi intrapresi – sottolinea Torielli – ma anche con le raccolte di beni primari inviati al confine ucraino e con il sostegno ai nuclei familiari che la scorsa primavera sono arrivati nell’Acquese. Da qualche settimana, tra l’altro, è ripreso l’esodo delle famiglie colpite dalla guerra a causa del freddo e della scarsità di energia elettrica. Nelle ultime due settimane sul nostro territorio sono stati accolti due nuovi nuclei».
Siccità e pericolo frane
La sempre più stringente emergenza idrica è un’altra delle criticità per le quali la Protezione Civile termale ha garantito il suo contributo. «Per tutta l’estate abbiamo affiancato l’Amag nei rifornimenti delle scorte d’acqua nelle zone collinari dell’Acquese. Quest’anno il nostro territorio è stato bagnato da appena un terzo della pioggia caduta in media negli anni precedenti. Ancora in questi giorni, ad esempio, stiamo rifornendo l’area abitata di località Cherpione, nel comune di Morbello, rimasta senz’acqua. Se non ci saranno sufficienti precipitazioni nei prossimi mesi, nel 2023 la situazione in tutta la provincia è destinata a peggiorare».
Siccità estiva che ha purtroppo favorito gli incendi boschivi: il più grave nel mese di luglio sulle colline spignesi, «nel corso del quale abbiamo dato supporto alle squadre dei Vigili del Fuoco e degli Antincendi Boschivi ». Poi le frane, «che rappresentano per l’Acquese ancora una seria urgenza. Al momento, infatti, insieme al Comune stiamo monitorando la frana di Montestregone».
Formazione e prevenzione
Il nucleo operativo di Protezione Civile, però, è costantemente impegnato anche nella formazione degli stessi volontari e volontarie e nelle attività di sensibilizzazione della cittadinanza. «A ottobre – aggiunge Lorenzo Torielli – nel corso della campagna “Io non rischio” abbiamo fornito informazioni utili sulle buone pratiche da adottare in caso di eventi alluvionali. Tra novembre e dicembre, poi, abbiamo incontrato ben 28 classi degli istituti scolastici cittadini, dall’Infanzia alle Superiori, spiegando a bambini e ragazzi la cultura della Protezione Civile e i rischi a cui, anche nelle ore di didattica, si può andare incontro».
Negli ultimi mesi del 2022 i volontari hanno partecipato a giornate di formazione – anche in collaborazione con l’esercito –-sul recupero dispersi e sulla salvaguardia dei beni culturali, «un’attività per cui andremo a collaborare con il Museo Archeologico». Solo una delle novità previste per il nuovo anno, «entro in quale – conclude Torielli – vorremmo dare il via al nuovo progetto delle squadre cinofile. Abbiamo già un paio di volontari che si sono resi disponibili. Sarebbe un importante supporto nelle operazioni di ricerca di persone scomparse o disperse».