Più bassi che alti: se ne va un 2022 complicato
Cronaca, economia, politica, sport: breve storia di un anno complesso
ALESSANDRIA – Al netto di soddisfazioni personali (ci auguriamo che ne abbiate avute), è obiettivamente complicato mandare in archivio il 2022 alla voce “anno fantastico”. Lo si ricorderà, a livello planetario, per lo scoppio di una guerra che non potevamo immaginare (ma è poi davvero così?), un conflitto, quello tra Russia e Ucraina, tutt’altro che concluso, con strascichi diffusi in mezza Europa.
Il caro energia e la difficoltà a reperire materie prime forse non sono conseguenze dirette, ma pesano indubbiamente sull’economia e si traducono con un diffuso aumento della povertà. Se in un unico giorno di dicembre, alla mensa dei frati di Alessandria, sono arrivate 164 persone, ci sarà ben un motivo (anzi, più di uno).
Cinghiali e maiali
Il 2022 è anche l’anno della peste suina, che ha condizionato il settore dell’agricoltura, dell’allevamento e del turismo nella parte Sud della provincia. Una mazzata non da poco. E, anche in questo caso, il problema non è risolto, malgrado la discussa recinzione per trattenere i cinghiali, per i quali si continua a parlare della necessità di contenimento. Intanto, per evitare il propagarsi del morbo, sono stati eliminati 6.800 maiali sani.
Dunque la guerra. E poi la peste suina. E il Covid che non se n’è andato del tutto, anche se ora ha effetti meno impattanti. Aggiungiamo la crisi di alcune industrie importanti. E, per bilanciare, raccontiamo dell’impegno di associazioni, amministrazioni comunali, enti benefici che si sono prodigati (e ancora lo fanno) da un lato per accogliere i profughi dall’Ucraina, dall’altro per cercare di dare una mano a chi qui è in sofferenza. La solidarietà, dalle nostre parti, continua a essere un punto di forza.
Protagonisti
Tra i protagonisti della vita politica, merita il posto d’onore Giorgio Abonante, eletto sindaco: grazie a lui, il centrosinistra è tornato a governare Alessandria. Solida, e per certi versi atipica, l’alleanza Pd-M5S. Altro protagonista, Giovanni Barosini: a pochi mesi dalle elezioni, ha lasciato la Giunta di Cuttica di Revigliasco, poi ha compiuto la “scalata” ad Azione, quindi si è candidato a sindaco e, da ultimo, ha dato appoggio esterno ad Abonante, che lo ha promosso presidente del Consiglio.
Ad Acqui Terme le Comunali di giugno hanno decretato al ballottaggio il cambio di poltrona a Palazzo Levi: da Lorenzo Lucchini al già due volte primo cittadino (e quindi al terzo mandato) Danilo Rapetti.
A Barosini è andato male l’ultimo colpo. Aspirava a un posto in Parlamento: non ce la fatta perché Calenda ha rotto con Letta. E così, alle Politiche, sale alla ribalta (anche qui) Fratelli d’Italia, che porta Enzo Amich alla Camera (dove trova i riconfermati Riccardo Molinari e Federico Fornaro).
A Novi Ligure, invece, cade la giunta di Gian Paolo Cabella: si va a elezioni anticipate (nel 2023).
Nel 2022 ci hanno lasciato, tra i politici, Franco Stradella, Renato Kovacic, Carmelo Miragliotta, Paolo Berta, Ezio Brusasco.
Protagonista, a suo modo, anche il vescovo Guido Gallese, ad Alessandria da 10 anni. Ha lasciato il palazzo di via Vescovado, preferendo trasferirsi nel convento dei frati.
Non solo Grigi
Bertram in Serie A1 di basket, porta in auge la nostra provincia e, in particolare, Tortona, città in grande spolvero che sta progettando senza freni: oltre alla cittadella dello sport, si ragiona sulla logistica, si inaugurano capannoni, si lavora per i collegamenti col Terzo Valico. Alessandria, dal punto di vista sportivo, accusa la retrocessione dei Grigi in Serie C, con polemiche tutt’altro che esaurite e oggettive difficoltà a riprendere quota.
A tenere banco, anche quest’anno, i problemi ambientali di Spinetta Marengo. Purtroppo niente di nuovo. E, probabilmente, anche nel 2023 dovremo raccontarli…