La Rsa 'Sticca' chiude i battenti: "Ad agosto via metà degli ospiti"
Dopo oltre un secolo di attività la storica casa di riposo sarà liquidata per motivi economici
Il direttore Romano: "Rammaricato per la chiusura dello 'Sticca', ma mi sarei aspettato un in bocca al lupo"
CASSINE – “Ad agosto Villa Azzurra R.S.A. avrebbe potuto ospitare massimo uno o due persone, forse”: da parte di Andrea Romano, direttore della residenza per anziani ‘Villa Azzurra’ arriva la secca smentita riguardo alla presunta “fuga” estiva verso la propria struttura da parte dei pazienti dalla Rsa ‘Opera Pia Sticca’, la casa di riposo cassinese che entro fine mese chiuderà in via definitiva per cause di natura economica.
“Apprendiamo con grande rammarico dalle righe de “Il Piccolo”, la chiusura imminente della storica casa di riposo ‘Opera Pia Sticca’ di Cassine. Viviamo questa notizia come una grande sconfitta per tutta quanta la comunità cassinese – scrive Andrea Romano – e siamo vicini alle famiglie di tutti i lavoratori e professionisti dell’ente, in questo momento di difficoltà. Voglio fermamente prendere le distanze da quanto affermato dal Presidente dell’Opera Pia Sticca. Contrariamente da “vicini di casa”, da colleghi, mi sarei aspettato un “in bocca al lupo” e soprattutto un “grazie” per aver accolto le molte persone che in questi giorni si sono “affacciate” alla nostra R.S.A.; parenti smarriti, preoccupati e ansiosi di trovare una sistemazione ai propri cari, ai propri ammalati, ai propri genitori. Ci siamo prodigati e stiamo cercando di accogliere quante persone ci è possibile sia presso Villa Azzurra di Cassine che Villa Giosanna di Acqui Terme. Ne approfitto – aggiunge Romano – per scusarmi con tutte le persone a cui abbiamo dovuto dire no”.
La Rsa 'Sticca' chiude i battenti: "Ad agosto via metà degli ospiti"
Dopo oltre un secolo di attività la storica casa di riposo sarà liquidata per motivi economici
La replica del direttore della Rsa Villa Azzurra si chiude con una riflessione: “Non abbiamo 120 anni di storia, soltanto 36, ma in questo breve lasso di tempo abbiamo imparato a guardare gli altri come modello per crescere sia umanamente che lavorativamente. Abbiamo imparato che questo lavoro è una missione ed abbiamo appreso che molto spesso sono i nostri limiti a giudicare il nostro futuro, non le azioni ed il lavoro altrui; “Homo faber fortunae suae”, dicevano i latini”.