Non Una di Meno: "Casa delle Donne, dialogo aperto con il Comune"
Le attiviste: "Gli iter burocratici spesso ostacoli al raggiungimento di obiettivi politici. Comprendiamo i ritardi, ma..."
La Lega attacca: "Se non ci sono documenti riguardanti Non una di meno, perché non si rassicurano le altre associazioni che da anni stanno attendendo uno spazio?"
La Lega di Alessandria torna sulla realtà della Casa delle Donne: “Nell’ultima seduta di Consiglio – spiega il capogruppo Mattia Roggero – abbiamo presentato una richiesta di comunicazione riguardante le recenti dichiarazioni effettuate mezzo stampa delle attiviste di Non una di meno. Da queste dichiarazioni emerge un documento datato 2 agosto 2022 con il quale si ribadisce la volontà dell’Amministrazione comunale di (cito testualmente) ‘valutare lo strumento più adeguato dato dalla legge per l’affidamento dello stabile alla costituenda associazione di Non Una Di Meno, tenuto conto delle attività e della manutenzione portate avanti dal collettivo in questi anni’”.
Secondo il Carroccio, “essendo tale documento non noto ai membri del Consiglio comunale, abbiamo chiesto al sindaco di confermare la veridicità di tale impegno. L’amministrazione, per voce dell’assessore Laguzzi, non nascondendo un certo imbarazzo, ha confermato che tale documento non è un atto formale preso dall’Amministrazione nonostante i colloqui intercorsi con il collettivo stesso. È stato importante chiarire questo aspetto tranquillizzando di fatto tutti e dichiarando che non si voglia operare fuori dalla legalità. Aver detto che non c’è alcun accordo formale con Non una di meno rispetto a quello stabile è certamente un passo fondamentale. A questo punto sarà il Consiglio comunale a decidere quale percorso dare a questo immobile”.
Non Una di Meno: "Casa delle Donne, dialogo aperto con il Comune"
Le attiviste: "Gli iter burocratici spesso ostacoli al raggiungimento di obiettivi politici. Comprendiamo i ritardi, ma..."
“Tuttavia – conclude – rimaniamo molto perplessi da questo comportamento ambiguo, perché se è pur vero che da un lato non si è preso, a quanto riferito dall’assessore, alcun impegno formale nei loro confronti, nonostante l’ingombrante presenza di questo documento orfano di padre e come riferito privo di alcuna validità formale, dall’altro si è interloquito in maniera costante con il collettivo per gestire la questione dell’ex Asilo Monserrato. Ci chiediamo quindi, per onestà intellettuale, cosa stia aspettando il sindaco a smentire quanto riportato dal collettivo stesso, rassicurando quindi tutte le altre associazioni che da anni stanno attendendo uno spazio senza andare ad occupare un immobile”.