'Non una di meno' lascia, temporaneamente, la Casa delle Donne
ALESSANDRIA - 'Non una di meno' trova, al termine di una estenuante nottata e giornata, un accordo con l'amministrazione comunale:…
Le attiviste: "Gli iter burocratici spesso ostacoli al raggiungimento di obiettivi politici. Comprendiamo i ritardi, ma..."
Prosegue il dialogo tra Comune di Alessandria e Non Una di Meno in merito al futuro della Casa delle Donne di piazzetta Monserrato: “Sono passati tre mesi dallo sgombero – scrivono le attiviste – A partire da quel giorno di inizio agosto le progettualità e le energie che hanno reso viva la Casa sono state accolte tra le mura del Laboratorio Sociale, spazio che ha permesso la riapertura dello sportello di ascolto e accompagnamento ‘Non sei Sol*’ e la prosecuzione delle attività politiche e culturali di Non una di Meno”.
'Non una di meno' lascia, temporaneamente, la Casa delle Donne
ALESSANDRIA - 'Non una di meno' trova, al termine di una estenuante nottata e giornata, un accordo con l'amministrazione comunale:…
C’è un però, in tutto questo… “Nonostante la meravigliosa accoglienza ricevuta in questo periodo dagli attivisti del Laboratorio, sentiamo forte la necessità di riaprire lo spazio transfemminista da dove partire con le nostre battaglie contro la violenza che ogni giorno di più mina e mette in pericolo i nostri corpi, la nostra autodeterminazione e i nostri diritti. Lo scorso 2 agosto abbiamo lasciato la Casa con l’impegno, da parte dell’Amministrazione, di prendere in mano la situazione della struttura per arrivare ad assegnarla regolarmente a Non una di Meno e garantire così la prosecuzione del progetto politico del movimento. In quell’occasione si aprì infatti un canale di dialogo con il Comune, che sfociò in un documento con cui il sindaco Giorgio Abonante si impegnava ad entrare in possesso della struttura entro la fine di ottobre per poi procedere all’assegnazione”.
Non Una di Meno evidenzia che “in questo periodo il dialogo con l’Amministrazione è proseguito e sono state gettate le basi per le modalità di assegnazione e di messa in sicurezza della struttura, tuttavia la presa in possesso dello stabile non è ancora avvenuta. Siamo consapevoli di quanto gli iter burocratici siano spesso ostacoli per il raggiungimento di obiettivi politici, motivo per cui comprendiamo il ritardo nelle tempistiche e sollecitiamo il Comune e la Regione a fare i necessari passaggi per concretizzare l’iter. Continueremo quindi a mantenere aperto il canale di comunicazione con il Comune nella convinzione che quella del dialogo sia ad oggi la strada più giusta da percorrere ma, come già più volte abbiamo dichiarato, la riapertura della Casa delle Donne resta per noi la priorità assoluta e siamo determinate ad ottenerla con ogni mezzo necessario”.