Con Alasia il turismo nell’Alto Monferrato diventa più digitale
La nuova piattaforma gestionale che promuove il territorio accompagnando il cliente per l'intero soggiorno
ACQUI TERME – Non una semplice piattaforma, ma un portale al servizio di Comuni, Pro Loco, associazioni, strutture ricettive, ristoranti ed esercizi commerciali che attraverso la propria pagina Facebook possono entrare a far parte di un «amplificatore digitale» in grado di dialogare (nel vero senso della parola) con il potenziale turista che sceglie l’Alto Monferrato come meta delle proprie vacanze. Una grande vetrina di «marketing conversazionale» tradotta in ben 29 lingue, «per parlare con il mondo e per promuovere ciò che già si può trovare sul territorio».
Martedì 4 nella sala dell’ex Kaimano ad Acqui Terme è stato presentato il progetto ‘Alasia’, ideato e realizzato dall’associazione Alto Monferrato Experience. Mente e braccio operativo di Alasia, Maurizio Gagino, digital e innovation manager, per l’occasione affiancato da Enrico Rapetti, vice presidente e responsabile della comunicazione, con Daniela D’Agostino e Lorenzo Perfumo (una commerciante, l’altro ospitality manager), soci fondatori di Alto Monferrato Experience.
Un algoritmo “esponenziale”
«I dati riferiti ai flussi turistici della scorsa estate – spiega Maurizio Gagino – ci dicono che la spesa dei turisti stranieri sul nostro territorio sta tornando ai livelli pre-pandemia, e che il tempo tra prenotazione e partenza si è ridotto notevolmente. Per questo il potenziale cliente va intercettato più rapidamente possibile, al fine di convertire gli utenti che “atterrano” sugli spazi social di bed&breakfast, alberghi e ristoranti in clienti affezionati con cui dialogare per tutta la durata del soggiorno». Per fare ciò occorre offrire al turista una fotografia più ampia possibile ed esauriente delle potenzialità offerte dal territorio, nel caso specifico nell’Alto Monferrato. Ed è qui che entra in scena Alasia, «un sistema di microservizi digitali indipendenti che, interfacciati tra loro, producono una potente piattaforma gestionale. Servendoci di un algoritmo esponenziale – sottolinea Gagino – siamo in grado di creare un’interoperabilità tra le pagine Facebook in maniera tale che il post generato sulla singola pagina Facebook vada poi a rimbalzare su tutte le pagine Facebook o Instagram connesse con Alasia. Il sistema consente di amplificare il messaggio e avere contenuti sempre aggiornati e ottenere un maggior engagement da parte dei follower».
“Dialoghiamo con il cliente”
Il vero punto di forza di Alasia, però, è il rapporto ‘one to one’ tramite il cosiddetto marketing conversazionale: «Attraverso una semplice app di messaggistica – spiega Maurizio Gagino – andremo a fornire al cliente le giuste risposte alle sue domande. Alasia, infatti, di fatto è un’assistente virtuale che sfrutta l’intelligenza artificiale per interagire direttamente con l’utente». Il turista che atterra su una pagina Facebook aderente al network, infatti, sarà assistito da Alasia in tutte le fasi successive, «dalla prenotazione alla ricerca di info sul territorio, ricevendo tutti i suggerimenti utili al fine di creare un itinerario turistico personalizzato. Sarà attivo anche un servizio di booking engine, per la prenotazione diretta con la possibilità di ‘check in’ e ‘chek out’ automatico, e uno di e-commerce per la vendita di prodotti online».
Per Comuni, Pro Loco, associazioni ed entri no profit l’adesione ad Alasia sarà gratuita, di 150 euro annui per alberghi, ristoranti, aziende e operatori economici, «mentre per le transazioni economiche di booking engine ed e-commerce è prevista una commissione del 5%. Tra ottobre e novembre contiamo di ricevere un buon numero di adesioni, per poi da dicembre partire con il ‘go live’ della piattaforma».