Concorso Regionale di Poesia Dialettale: i nomi dei premiati
Nella mattinata di domenica 2 a Palazzo Robellini la cerimonia ufficiale
ACQUI TERME – La cerimonia di premiazione si terrà domenica 2 alle 10 a Palazzo Robellini, ma i nomi dei vincitori della 35^ edizione del Concorso Regionale di Poesia Dialettale sono già stati resi noti. Nato da un’idea di Cino Chiodo, il premio è organizzato dal Comune di Acqui Terme in collaborazione con la Confraternita dei Cavalieri di S. Guido d’Acquosana. Due le sezioni previste: poesie a carattere eno-gastronomico «tendenti a mettere in risalto vini e cibi della tradizione popolare piemontese, patrimonio della nostra terra e delle nostre genti» e poesie a tema libero.
I vincitori
I vincitori della sezione a carattere eno-gastronomico sono Sergio Aschero con ‘Nöce de shfróju’, Elda Rasero con ‘Er mòn’, Daniele Ponsero con ‘Rape d’amor’ . Il premio speciale “Mario Merlo” per questa sezione se lo aggiudica Luigi Lorenzo Vaira con ‘Bagna càuda’.
Per la sezione poesie a tema libero, si aggiudica il primo posto Candida Rabbia con ‘Lun-a’n risera’, Tiziana Delsale con ‘Al sul l’è sul, Dino’, Annamaria Balossini con ‘I blűèt’. Il premio speciale “Mario Merlo” va a Domenico Bisio con ‘Ma ch’l’è possibli?’.
“La difesa delle parlate dialettali e della cultura tradizionale – dichiarano il sindaco di Acqui Terme Danilo Rapetti e l’Assessore alla Cultura Michele Gallizzi – diventa difesa della memoria, riscoperta di un’identità profonda. Con la valorizzazione della cultura dialettale va intesa anche la valorizzazione della civiltà contadina, della cucina, dei riti collettivi e di altre ricchezze che appartengono al patrimonio immateriale della tradizione orale: consideriamo pertanto fondamentale il ruolo ricoperto dal Concorso Regionale di Poesia Dialettale che, di anno in anno, riunisce quanti si impegnano a mantenere vive queste tradizioni. La ricchezza e la potenzialità della nostra cultura popolare, coniugata con l’apporto delle culture che hanno arricchito il nostro territorio, deve essere intesa come fattore di coesione e coesistenza, in una società che va facendosi sempre più multietnica e multiculturale”.