Alessandria ferma la discesa. La provincia ferma su un nuovo plateau?
Analisi e grafici del professor Carluccio Bianchi dell'Upo
Si ferma la discesa degli episodi di contagio in provincia di Alessandria: secondo la consueta analisi del professor Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, «il dato clou è che, mentre i casi settimanali sono ancora in calo e i numeri su ospedalizzazioni, terapie intensive e decessi sono ottimi, la diminuzione dei contagi sembra essere arrivata al capolinea, e non solo in Piemonte. E Alessandria ha la peggiore performance regionale con la maggiore incidenza, la minore discesa percentuale settimanale (quasi a zero) e una risalita della curva epidemica da tre giorni».
Cosa possiamo dunque aspettarci? «La fase del grande calo sembrerebbe interrotta – prosegue Bianchi – Potremmo essere a questo punto su un nuovo plateau, aspettando l’autunno e la riapertura delle scuole. Purtroppo, la nostra provincia non sta brillando sia per quanto concerne l’incidenza settimanale per abitanti sia per la minor discesa percentuale. Da sette giorni a questa parte si è passati da una variazione percentuale di episodi settimanali da -31 a -5».
Non solo: «L’impatto dei contagiati alessandrini rispetto al complessivo del Piemonte è pari attualmente al 13%, ed era all’11%».
Passiamo ai numeri. «L’incidenza, innanzitutto, che in Italia è di 256 casi settimanali ogni 100mila abitanti (-18%), in provincia di Alessandria 247 (-5%), in Piemonte 183 (-21%) e in Lombardia 173 (-19%). Nella nostra regione il Vco continua ad essere il territorio migliore con una incidenza pari a 170, mentre i peggiori siamo noi a quota 247, unici oltre i 200 (ci si avvicina l’Astigiano a 198)».
«Il Piemonte – sempre secondo l’analisi del professor Bianchi – scende da 9.902 episodi a 7.839 (-2.063), con una media di 1.120 quotidianamente: Torino, su numeri del genere, ‘pesa’ per il 48%, Cuneo e Alessandria per il 13% e Novara per il 9%, ma noi siamo gli unici a crescere, dall’11 al 13% per la precisione. Altro elemento da valutare è il tasso di positività che non scende più, ma è fermo all’11,1% nonostante i tamponi calino da 12.800 medi giornalieri a 10.100».
Infine, gli ospedali: «I ricoverati con sintomi diminuiscono da 426 a 342 (-84), con il tasso di occupazione che passa dal 6,3% al 5%; le terapie intensive da 11 a 7, con tasso di occupazione all’1,1% (era all’1,8%). Infine i decessi, che passano da 17 a 8, con il tasso di letalità fermo allo 0,5%».
E Alessandria? «Scende da 1.063 a 1.010 casi (-53), con una media di 144 al giorno. Tre giorni fa erano 141».