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L'obiettivo? Entro dicembre 2022 il ritorno di visite, prestazioni e interventi ai livelli pre-pandemia del 2019
Obiettivo raggiunto e ampiamente superato sulle liste d’attesa al 30 giugno: da quando è stato avviato il Piano, a marzo 2022, è stato recuperato il 45 per cento dei ricoveri e il 44 per cento delle visite e prestazioni ambulatoriali arretrate (l’obiettivo in entrambi i casi era il 30 per cento), rispetto allo scostamento tra quelle erogate nel 2021 e quelle erogate nel 2019.
Nei primi sei mesi del 2022 positivo anche il dato degli screening oncologici: ne sono stati fatti quasi 212.500, ovvero il 98 per cento di quelli eseguiti nell’anno pre-pandemia. Nello specifico, gli screening al seno sono stati più di 86mila (ovvero il 94% dei quasi 92mila del 2019), quelli all’utero oltre 77 mila (il 92 per cento dei quasi 84mila pre pandemia) e quelli al colon retto più di 49mila (il 119 per cento dei circa 41 mila del 2019).
Liste d’attesa: i numeri della Regione Piemonte
È l’estrema sintesi dell’aggiornamento al 30 giugno del piano straordinario per il recupero delle liste d’attesa illustrato dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e dall’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi.
In particolare, nel periodo marzo-maggio di quest’anno (corrispondente ai mesi di avvio del piano di recupero), sono stati 14.200 i ricoveri in più rispetto al 2021, a fronte di 31.800 ricoveri in meno nei primi cinque mesi dell’anno scorso rispetto al 2019.
Quanto alle visite e alle prestazioni ambulatoriali, nel periodo marzo-giugno di quest’anno (corrispondente sempre ai mesi di avvio del piano di recupero) sono 92mila quelle in più rispetto al 2021, a fronte delle 200mila in meno nei primi sei mesi dell’anno scorso rispetto al 2019.
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Le prenotazioni sul portale. Come fare
Riguardo ai tempi di attesa per le 42 prestazioni di riferimento del Piano nazionale fornite dalle Aziende sanitarie locali (tra le quali ad esempio colonscopia, ecografia addome, elettrocardiogramma da sforzo, fondo oculare, mammografia, spirometria, visita cardiologica, visita chirurgia vascolare, visita oculistica, visita pneumologica) i dati dei primi sei mesi 2022 registrano una media di 38 giorni, uguale a quella del 2018. In particolare, già su 20 prestazioni il tempo media d’attesa nel 2022 è inferiore a quello del 2018 mediamente di 7 giorni. Sulle restanti, è in corso un recupero che porta a uno scostamento in media inferiore ai 10 giorni.
Il presidente Cirio e l’assessore Icardi hanno poi presentato la rivoluzione del sistema di presa in carico attiva delle prescrizioni di primo accesso: entro settembre, infatti, per due prestazioni pilota, la mammografia e la visita cardiologica, una volta contattato il Cup non sarà più necessario richiamare più volte, perché sarà il sistema stesso ad avvisare il paziente comunicandogli non appena disponibile (tramite sms o altro strumento) la data, il luogo e l’ora dell’appuntamento, come già avviene per i vaccini.
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L’attuale Cup è stato creato con una delibera della Giunta Chiamparino nel 2014. È stato poi avviato nel 2018 con uno stanziamento di 15 milioni di euro e una capacità annua di 2,5 milioni di chiamate processabili. «Abbiamo ereditato un sistema che non ci piace e con molte criticità – hanno sottolineato il presidente Cirio e l’assessore Icardi – ma pur nella complessità del periodo lo stiamo migliorando e potenziando».
Lo step finale del Piano straordinario di recupero delle liste d’attesa sarà, entro dicembre 2022, il ritorno di visite, prestazioni e interventi ai livelli pre-pandemia del 2019.