Terme: «Troppi lavori da ultimare, riapertura a fine di agosto»
I tanti interventi necessari sui vari impianti fanno slittare i termini previsti
ACQUI TERME – «Per sperare di salvare il salvabile gli stabilimenti curativi devono riaprire non oltre il 1° agosto. Già adesso è tardi, considerato che la data indicata inizialmente era quella del 25 aprile», aveva dichiarato poco più di un mese fa Marco Pincetti, proprietario dell’Hotel Ariston nonché vice presidente dell’associazione Albergatori Acquesi. Speranza (o richiesta) che invece non potrà essere soddisfatta, perché un’apertura delle Regie Terme nel giro di due/tre settimane ormai non è più verosimile (e, a posteriori, probabilmente non lo è mai stata…).
“Ancora tante criticità”
Dagli uffici di Terme di Acqui Spa fanno sapere che per riavviare e mettere a norma tutti gli impianti serve ancora tempo: «Attualmente sono in pieno svolgimento le attività necessarie a una riapertura in sicurezza degli stabilimenti e con un adeguato servizio nel più breve tempo possibile. Abbiamo, però, ancora grosse problematiche e criticità che riguardano alcuni impianti che al momento non sono in condizioni idonee». In particolare, deve essere effettuata la completa revisione dell’impianto elettrico, degli impianti di inalazione e della fanghiera. Nelle prossime settimane, a quanto comunica la società genovese, i tecnici saranno impegnati nei lavori di ripristino: «Stiamo verificando e programmando con le ditte fornitrici degli impianti tutti gli interventi, che evidentemente sono ben più numerosi rispetto a quelli necessari negli anni passati. In questo momento non siamo ancora in grado di fornire una data. Sicuramente, però, le Terme curative non potranno riaprire a inizio agosto».
“Il sindaco è al corrente”
Sempre più preoccupati da una situazione in stallo da ormai troppe settimane a metà giugno gli Albergatori Acquesi avevano inviato una lettera all’assessore al Lavoro Elena Chiorino per chiedere alla Regione maggiore solerzia nel far sì che venissero rispettati gli impegni presi dopo l’accordo siglato lo scorso 28 maggio in sede regionale tra i sindacati e la proprietà della Terme. Appello a cui la Chiorino aveva risposto spiegando che, «pur garantendo agli albergatori il massimo impegno per sollecitare la proprietà a riaprire gli stabilimenti, non è prerogativa dell’ente regionale pretendere una data ufficiale da Terme di Acqui Spa». Nelle prossime settimane una delegazione degli albergatori acquesi dovrebbe incontrare alcuni rappresentanti della Giunta regionale.
«Siamo perfettamente consapevoli – fanno sapere da Terme di Acqui spa – dei disagi e delle difficoltà che loro malgrado devono affrontare gli albergatori di Acqui Terme, ma più di quello che già stiamo facendo non potremmo fare. Da parte nostra l’auspicio è sempre stato quello di riaprire le terme curative in tempi ragionevoli, e perché ciò accadesse nelle ultime settimane abbiamo lavorato ogni giorno con grande impegno. Quando però abbiamo avuto un quadro completo della situazione relativa ai vari impianti abbiamo capito che le tempistiche si sarebbero inevitabilmente allungate. Sono troppe le problematiche che al momento devono essere risolte, molte delle quali, tra l’altro, non dipendono direttamente dall’azienda. Il nostro obiettivo, tuttavia, è quello di riaprire entro la fine di agosto».
Dello stato dell’arte dei lavori di ripristino degli impianti la società delle Terme ha informato il neo sindaco Danilo Rapetti: «Abbiamo parlato con il sindaco – confermano dall’azienda – che conosce nel dettaglio l’elenco degli interventi necessari. Sarà nostra premura aggiornarlo sul prosieguo dei lavori».