La delusione dei partiti. Roso e Barosio, insieme non arrivano al 30%
Barosio: "Serve seria riflessione". Roso: "Abbiamo dimostrato unità"
ACQUI TERME – L’ex primo cittadino di Bistagno, Bruno Barosio, candidato sindaco della coalizione di centrosinistra composta da Partito Democratico, Articolo Uno, Azione e Italia Viva raccoglie il 14,87% delle preferenze.
Un risultato che lascia rammarico tra la compagine riformista e progressista. «È un epilogo che ovviamente non ci soddisfa. Evidentemente gli acquesi hanno deciso di premiare un certo modo di fare politica che è lontano da quello che intendo io». Barosio chiude le elezioni acquesi con 1344 preferenze, quasi a pari merito con Franca Roso: solo cinque, infatti, i voti di differenza. «Rispetto al 2017 per il centrosinistra ad Acqui c’è stata un’ulteriore emorragia di voti, è un dato che ci deve far riflettere senza dubbio». A questo punto, considerata anche l’ennesima sconfitta elettorale, tra le fila del Pd acquese serve una presa di coscienza che porti anche a un rinnovamento interno? «Ho già detto che il mio desiderio è quello di vedere più giovani nelle sezioni locali, il futuro della politica sono i cosiddetti ‘millennials’. Sicuramente in questo senso ci sono valutazioni da fare in maniera seria e condivisa». In vista del ballottaggio possibili apparentamenti con Lucchini? «Non posso pronunciarmi, di certo non decido solo io. Sono discorsi che devono essere affrontati internamente alla nostra sezione locale».
La Roso guarda al bicchiere mezzo pieno
Dalle prime dichiarazioni rilasciate nella serata di lunedì, più soddisfatta, invece, la candidata di centrodestra Franca Roso, che come Barosio ha raccolto 1349 voti, che equivalgono al 14,92%: «Tenendo conto che la nostra campagna è partita un mese e mezzo fa posso dirmi contenta per il risultato ottenuto. Abbiamo dimostrato unità, è stata una campagna elettorale corretta, da parte nostra leale nei confronti di tutti. A differenza di altri non abbiamo attaccato nessuno». La Roso, però, pone l’accento sulla frammentazione del centrodestra locale, «cosa che evidentemente ha causato un certo disorientamento tra l’elettorato». In vista del ballottaggio saranno impartite particolare indicazioni all’elettorato? «Dobbiamo ancora valutare, mi confronterò con i partiti che mi sostengono». Nel frattempo, nel centrodestra acquese tiene banco in particolare la pesante debacle della Lega, da 30 anni uno dei partiti più rappresentativi in città. Guardando i numeri, la sezione termale del partito di Salvini ha raggiunto appena il 4,3%. Un risultato che, anche in questo caso, ha già dato il via a profonde riflessioni tra i membri del direttivo locale.