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    Rapetti
    Palazzo Levi
    Generic, Home, Politica, Società
    Alessandro Francini  
    14 Giugno 2022
    ore
    10:03 Logo Newsguard
    Elezioni comunali

    Rapetti “in carrozza” al ballottaggio con Lucchini. Crollo dei partiti

    Gli acquesi scelgono le liste civiche, tra i partiti tradizionali emorragia di voti

    ACQUI TERME – I dati elettorali delle Comunali ad Acqui Terme sanciscono per il primo turno il netto vantaggio della coalizione civica di Danilo Rapetti, che stacca tutti con un 39,35% che va anche al di là delle aspettative della vigilia.

    In totale, Rapetti ha raccolto 3557 preferenze. A sfidarlo al secondo turno sarà il sindaco uscente Lorenzo Lucchini, che si ferma al 17,69% con 1599 voti. A leggere i risultati finali della prima tornata elettorale ciò che risulta chiaro è che gli acquesi hanno premiato la natura civica delle proposte elettorali in campo. Sia Rapetti che Lucchini, infatti, hanno deciso di svincolarsi dai simboli di partito a cui hanno fatto riferimento negli ultimi anni: per l’ex due volte primo cittadino (dal 2002 al 2012) si è trattato di una svolta verso una sorta di indipendenza dalle logiche di segreteria. Per Lucchini, invece, è stata una scelta dettata dalla necessità di riproporsi in una nuova veste in cui, però, ha potuto contare su una buona parte dei “sodali” già in corsa alle amministrative del 2017 come candidati consiglieri.

    Barosio (Pd) e la Roso

    Sul terzo gradino del podio, quasi a pari merito, i due rappresentati, in questo caso politici, di centrodestra e centrosinistra, ovvero Franca Roso e Bruno Barosio. La Roso ha raggiunto il 14,92% delle preferenze, Barosio il 14,87%. Soltanto cinque i voti di differenza tra i due: 1349 a 1344. Ora, in vista del ballottaggio, sarà da vedere come andranno a redistribuirsi i voti raccolti dai due candidati sindaci. O almeno una parte di essi, tenendo conto che l’affluenza al secondo turno, storicamente, è destinata a diminuire. Andando ad analizzare le percentuali dei partiti a sostegno di Franca Roso e Bruno Barosio, i numeri non possono non portare le segreterie provinciali e i circolo locali a profonde riflessioni: 7,6% per il Partito Democratico, 4,9% Forza Italia, 4,3% la Lega, 2,7% Fratelli d’Italia e 1,8% per i moderati dell’Udc. 

    Bosio e Barosio (Udc)

    Ottimo risultato, a conti fatti, per Bernardino Bosio, che ottiene un più che onorevole 11,27%. Il dato conferma ciò che, d’altronde, già si sapeva: ad Acqui l’ex due volte primo cittadino conta ancora su una schiera di “fedelissimi” che anche questa volta gli consente di ottenere almeno un seggio (ma potrebbero essere anche due) in Consiglio Comunale. La “fetta” di voti raggranellata da Bosio, 1019, potrebbe poi rivelarsi se non decisiva quantomeno significativa al secondo turno. Proprio in merito al ballottaggio Bosio è stato chiaro: «Sono disposto ad appoggiare chi dei due sindaci si dimostrerà intenzionato a sostenere, anche economicamente, il nostro progetto legato al turismo».
    Di poco sotto il 2% (1,89%) il candidato dell’Udc Alessio Barosio, per un totale di 171 preferenze. Pur uomo sorpresa di questa tornata elettorale sostenuto ancorché da un’unica lista, con la sua campagna elettorale all’insegna del pragmatismo e, in alcune circostanze, anche della provocazione, un risultato che probabilmente lascia a Barosio l’amaro in bocca.

    Ad Acqui Terme ha votato il 58,4% degli aventi diritto, ben cinque punti percentuali in meno rispetto al 2017, per un totale di 9435 elettori su 16149 aventi diritto. In vista del ballottaggio si riuscirà a rimanere al di sopra del 50%? Tra due settimane la sentenza.

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