Gli albergatori: “Le terme? Ci dicano quando riapriranno”
"Inizio agosto? Speriamo sia così, più si aspetta e più per noi è un disastro"
ACQUI TERME – «Per sperare di salvare il salvabile gli stabilimenti curativi devono riaprire non oltre il 1° agosto. Già adesso è tardi, considerato che la data prevista per la riapertura era quella del 25 aprile», dichiara Marco Pincetti, proprietario dell’Hotel Ariston nonché vice presidente dell’associazione Albergatori Acquesi.
L’accordo raggiunto tra i sindacati, la Regione e la proprietà di Terme di Acqui spa lascia tra i gestori delle strutture ricettive ancora non pochi dubbi. «Ok, finalmente le parti coinvolte sono giunte a un compromesso, ma resta il fatto che a oggi non sappiamo quando effettivamente Pater riaprirà le terme curative. Si dice ad agosto, ma quando con esattezza?». Nel frattempo sono già arrivate le prime (nuove) richieste di prenotazione. Quelle giunte nei primi mesi dell’anno, infatti, sono state tutte disdette dai clienti.
“Chiuso un altro hotel”
«Al momento la situazione in città è disastrosa. Dopo l’hotel ‘Acquae & Terme’ – sottolinea Pincetti – anche il San Marco ha chiuso definitivamente. Quest’anno è già la seconda “vittima”. Per quanto ci riguarda al momento siamo aperti, ma stiamo mandando avanti l’albergo solo in tre. Sto aspettando a richiamare il personale perché al momento non so nemmeno se mi conviene». Al momento sono meno di una decina gli hotel aperti in città, «e se continuiamo così fra poco si conteranno sulle dita di una mano. Quando un albergo resta chiuso per qualche mese il più delle volte significa che quella struttura non riaprirà più».
In attesa di notizie confortanti da Terme di Acqui Spa, è in arrivo una piccola dose di ossigeno per i titolari e i gestori degli alberghi cittadini: «I tornei di scacchi in programma per tutto il mese al PalaCongressi e poi a luglio il festival InterHarmony – conclude Pincetti – possono fare da ponte verso il mese di agosto, sempre che le terme riaprano davvero a inizio mese».