Il vino del futuro? “Sarà nell’Enoteca digitale”
Iniziativa dell'acquese Pier Domenico Garrone, già presidente dell'Enoteca della città termale
Uno dei gioielli italiani più invidiati nel mondo – il vino – si sposta sul metaverso per diventare digitale e guardare al futuro. Nel 2023 riaprirà l’Enoteca d’Italia per promuovere il settore vitivinicolo italiano e di conseguenza anche quello della provincia di Alessandria. Artefice del progetto è Pier Domenico Garrone, già presidente dell’Enoteca di Acqui e anima de Il Comunicatore Italiano.
Ci spieghi bene
“L’Enoteca d’Italia non sarà uno spazio fisico ma sarà la porta per il metaverso del Made in Italy. La sede sarà in ogni azienda vitivinicola selezionata da un comitato di esperti e dai consumatori con criteri non commerciali ma legati essenzialmente alla sostenibilità aziendale.
Molte cantine fanno già fatica ad essere social, come potranno fare il ‘salto’ digitale?
“Il partner storico de Il Comunicatore Italiano è l’Accademia di Comunicazione di Milano e Francesco Tamburella, coordinatore del Congresso nazionale di sostenibilità Future Respect di Roma. Daremo loro assistenza nella comunicazione per una effettiva integrazione digitale.
Come verranno selezionati i vini?
L’obiettivo è quello di creare nel 2023 – data scelta lontana da eventi politici – la Gran Carta dei Vini Sostenibili: le aziende manterranno la proprietà delle etichette, che diventeranno patrimonio digitale. I vini verranno selezionati in anonimato e con assoluta terzietà che verrà giudicato anche dai consumatori.