Vallegra: “Stiamo gestendo le colonie feline, ma serve l’aiuto di tutti”
"Sterilizzazione, se qualche cittadino volesse contribuire di tasca propria..."
BISTAGNO – Le colonie feline sono una delle criticità con cui spesso le amministrazioni locali, in particolare nei piccoli paesi, devono saltuariamente confrontarsi nell’interesse degli stessi animali e, al contempo, del decoro urbano. Questo è ciò che Roberto Vallegra, sindaco di Bistagno, sta facendo negli ultimi mesi in stretta collaborazione con gli organi dell‘Asl e i volontari dell’Enpa.
“Le ciotole solo in spazi aperti”
«In paese – spiega il primo cittadino – abbiamo censito finora due colonie feline, ognuna composta all’incirca da quindici esemplari. A bilancio la nostra amministrazione ha stanziato una certa somma per la sterilizzazione dei randagi, che però diventa davvero esigua se si considerano i rincari esorbitanti delle bollette negli ultimi tempi. È chiaro che se qualche cittadino ci desse una mano sarebbe per noi un contributo molto gradito».
A marzo Vallegra aveva rivolto un chiaro messaggio alla comunità, con il quale esortava gli abitanti a non lasciare le ciotole con crocchette e cibo umido sparse per il paese, «perché non è il modo corretto per accudire i randagi. Non lo dico io, ma gli stessi operatori dell’Enpa. Preoccuparsi dell’alimentazione dei gatti senza padrone è senz’altro un atto nobile, ma ciò va fatto rispettando certi parametri. Il modo più consono è lasciare le ciotole per non più di 20-30 minuti in un’area possibilmente aperta e non attigua ad abitazioni o esercizi commerciali. Dopo aver dato il tempo ai gatti di avvicinarsi per mangiare, è necessario portare via con sé le ciotole». Gli avanzi che rimangono per giorni tra le vie del centro storico possono infatti attirare topi o altri gatti da frazioni o paesi limitrofi, «andando così ad acuire il problema, favorendo la proliferazione dei randagi».
Negli ultimi mesi il Comune si è occupato della sterilizzazione di diversi felini, «ma, ripeto, se qualche bistagnese di buon cuore contribuisse di tasca propria portando qualche gatto dal veterinario per farlo sterilizzare farebbe solo che del bene alla comunità, e in primis ai gatti stessi». Al momento due persone del paese si stanno occupando della gestione delle due colonie censite, «istruite dai volontari dell’Enpa. All’epoca in cui ero vice sindaco – aggiunge Vallegra – avevo emanato un’ordinanza che riguardava il divieto d’abbandono delle ciotole per le vie del paese. Beh, da alcuni venni persino accusato di scarso amore per gli animali. Le persone, però, devono capire che certe misure sono prese anche nell’interesse dei gatti stessi. Molti dei randagi che vediamo in giro per le vie del paese, infatti, spesso hanno vita breve, i cuccioli in particolare».