All’Ariston l’opera che ricorda il magistrato Rocco Chinnici
Giovedì alle 21 lo spettacolo diretto e interpretato da Clara Costanzo
ACQUI TERME – Forse meno noto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, suoi successori, il magistrato Rocco Chinnici è stato uno degli uomini dello Stato pionieri nella lotta alla mafia. Ucciso da un’autobomba imbottita di tritolo il 29 luglio del 1983, Chinnici viene celebrato e ricordato al Teatro Ariston di Acqui Terme con lo spettacolo ‘Mio padre, un magistrato’, ispirato al libro ‘E’ così lieve il tuo bacio sulla fronte’ scritto da Caterina Chinnici, figlia del giudice siciliano. Autrice e regista dell’opera teatrale è Clara Costanzo, interprete delle memorie e delle parole di chi ha vissuto in prima persona l’impegno e i travagli di un uomo che non si è piegato alle minacce di ‘Cosa Nostra’ pagando con la vita il prezzo del proprio ruolo.
Con Chinnici nacque il ‘Pool antimafia’
Rocco Chinnici è stato colui che, affermando per primo come fosse necessario colpire la mafia nei suoi affari economici per poterla combattere, segnò la strada poi seguita e messa in pratica dai colleghi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che con Chinnici collaborarono per anni. È grazie al lavoro svolto dal magistrato ucciso a 58 anni in una calda estate palermitana che, poco tempo dopo la sua morte, venne istituito il cosiddetto ‘Pool anti mafia’. Chinnici fu anche il primo a portare nelle scuole la sua testimonianza, perché convinto di come educare le nuove generazioni a una coscienza civile fosse la via migliore per dare un futuro migliore ai siciliani.
Lo spettacolo ‘Mio padre, un magistrato’ diretto e intrepretato Clara Costanzo sarà accompagnato dal vivo dalle musiche di Roberto Izzo. Appuntamento all’Ariston giovedì 5 alle 21 (prevendita dei biglietti nel normale orario di apertura del teatro).