Cavallero (Pd): "Disastro Avim, i responsabili si ricandidano tutti"
"Passa il tempo e il danno per il Comune aumenta. E pagano i cittadini..."
La candidata sindaco del centrodestra: "Io responsabile? Sì, ma di aver ridotto il debito"
ACQUI TERME – Nella polemica Avim si inserisce anche Franca Roso, candidata sindaco di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia alle prossime elezioni comunali.
L’ex vice sindaco nel “quinquennio Bertero” ha deciso di replicare in particolare alle affermazione rilasciate da Ezio Cavallero, coordinatore del circolo acquese del Partito Democratico, che ha messo anche il nome della Roso nella lista dei responsabili del fallimento della società costituita nel 2008 dall’allora Giunta Rapetti per la vendita e la cartolarizzazione degli immobili di proprietà comunale. Secondo la candidata sindaco del Centrodestra l’analisi di Cavallero «è andata oltre il limite dell’onestà intellettuale – picca l’alfiere di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia – Tra i tanti numeri, dati e responsabilità evidenziate, il coordinatore del Circolo acquese del PD, nell’inserirmi nel calderone ha dimenticato di fare un distinguo tra operazioni buone e cattive degli amministratori succedutisi nel tempo. È vero, la società Avim srl fu costituita nel 2008 dall’allora sindaco Danilo Rapetti e vice Enrico Bertero. Motivazione? Cartolarizzare alcuni beni comunali e con questa operazione consentire al Comune il rispetto del Patto di stabilità evitando gravi conseguenze per gli amministratori in carica».
Cavallero (Pd): "Disastro Avim, i responsabili si ricandidano tutti"
"Passa il tempo e il danno per il Comune aumenta. E pagano i cittadini..."
Data la competenza in materia contabile, la candidata sindaco rende noti i numeri della manovra finanziaria: «Con la costituzione di AVIM vennero effettuate dall’amministrazione Rapetti due distinte operazioni: a fine 2008 la cartolarizzazione dell’area ex Merlo, degli immobili di Via Emilia e degli appartamenti di Via Galeazzo ottenendo così un finanziamento della Banca Popolare di Milano di 3.479.050 euro e a fine 2009 una operazione simile con l’intero immobile dell’ex Tribunale per un mutuo ipotecario di 3.044.000 euro».
Franca Roso non ci sta è chiede a Ezio Cavallero «di leggere con attenzione l’atto approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 21 novembre 2016 con il quale attraverso una vantaggiosa operazione, della quale mi sono occupata personalmente, è stato definito il “saldo e stralcio” del finanziamento in capo ad AVIM SRL, riducendo così l’esposizione di ben 1.545.522 euro. Io responsabile? Sì, ma di aver ridotto il debito e fatto risparmiare soldi agli acquesi».