Donazione organi: Acqui seconda in provincia per numero di consensi
La provincia è ultima in Piemonte, ma in città più di 2mila persone dicono 'sì'
È Carpeneto il Comune più generoso della provincia di Alessandria in tema di donazione organi. Il dato emerge dall’Indice del Dono, il rapporto realizzato dal Centro nazionale trapianti che raccoglie le dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2021 con l’emissione della carta d’identità, nelle anagrafi in cui è attivo il servizio “Una scelta in Comune”.
Carpeneto è inoltre secondo a livello regionale, dietro solo Macugnaga (Verbania). Dall’Indice, diffuso in occasione della 25esima Giornata nazionale della donazione degli organi che si celebra oggi, non arrivano invece notizie lusinghiere per la nostra provincia, che è ultima in Piemonte e si colloca nella parte medio bassa della classifica anche in ambito nazionale (76esima su 107).
L’Indice è elaborato tenendo conto di alcuni indicatori come la percentuale di chi esprime il consenso alla donazione, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi nel corso dell’anno.
Il Sistema informativo nazionale sui trapianti (Sit) ha invece a disposizione un maggior numero di variabili: oltre alle dichiarazioni di volontà espresse in occasione del rinnovo della carta d’identità, vengono registrate anche le dichiarazioni rilasciate alle Asl e quelle raccolte tramite l’Aido.
Tra i centri zona, a guidare la classifica del numero di dichiarazioni è Alessandria, con 11.532 consensi (pari al 58,7 per cento dei documenti rilasciati negli ultimi sette anni). In seconda posizione c’è Novi Ligure, con 4.918 consensi alla donazione e poi Casale Monferrato con 3.710.
Tortona è quarta (3.429 consensi) ed è anche la città con la più alta percentuale di opposizioni: 2.635, pari al 43,5 per cento. Insomma, più di due tortonesi su cinque dicono no all’ipotesi della donazione di organi e tessuti. Acqui e Valenza sono quasi appaiate: 2.391 consensi nella città termale e 2.269 in quella dell’oro. Chiude la classifica Ovada, con 1.526 consensi ma anche con la minor percentuale di dinieghi: solo il 22 per cento.
Il numero dei mancati consensi va letto in chiaroscuro: il sistema “Una scelta in Comune” è stato introdotto nei centri zona tra il 2015 e il 2016 e da allora i numeri dei potenziali donatori sono andati di anno in anno in crescendo (ha fatto eccezione solo il 2020, quando per effetto della pandemia la scadenza dei documenti di identità è stata prorogata e dunque si sono avuti meno rinnovi e meno dichiarazioni). La percentuale dei dinieghi però rimane sempre alta: la media provinciale è del 36,5 per cento.
In compenso l’Aido della nostra provincia è tra i più attivi in Piemonte: sempre secondo i dati Sit sono 12.589 gli iscritti (solo Torino e Cuneo fanno meglio). Il ruolo svolto dall’associazione è fondamentale per sensibilizzare la popolazione e per diffondere la cultura della vita. Ce n’è assoluto bisogno: in Piemonte oggi 64 pazienti stanno aspettando un cuore nuovo (il tempo medio di attesa è 2,3 anni) e ben 492 un rene (attesa di 3,1 anni); in 109 sono in lista per un fegato (1,7 anni di attesa).
Consensi | Opposizioni | |||
Comune | n. | % | n. | % |
Alessandria | 11.532 | 58,7 | 8.123 | 41,3 |
Acqui Terme | 2.391 | 65,7 | 1.246 | 34,3 |
Casale Monferrato | 3.710 | 63,5 | 2.128 | 36,5 |
Novi Ligure | 4.918 | 59,5 | 3.354 | 40,5 |
Ovada | 1.526 | 78,0 | 430 | 22,0 |
Tortona | 3.429 | 56,5 | 2.635 | 43,5 |
Valenza | 2.269 | 61,7 | 1.409 | 38,3 |
Tabella: dati Sit-Cnt-Iss aggiornati al 23.04.2022