De Lorenzi: “Terme 2? Comune non dice che c’è una causa in corso…”
ACQUI TERME – «Forse per amor di sintesi, dato che la situazione la conosce benissimo, il vice sindaco Mighetti dopo aver dichiarato che è in corso l’iter amministrativo con la Provincia per poter usufruire del cosiddetto “vascone” a favore dello Stabilimento militare, ha omesso di segnalare un particolare importante: ossia che pende davanti al Tribunale di Alessandria una causa promossa da Terme Spa con la quale si chiede venga dichiarato che il Comune di Acqui Terme (quale proprietario dello Stabilimento Termale) non ha alcun diritto sulle acque»: questo l’appunto che il consigliere di minoranza del Partito Democratico, Carlo De Lorenzi, muove all’amministrazione comunale dopo la presentazione del piano ‘Terme 2’ per il rilancio del comparto in opposizione al monopolio di Terme di Acqui Spa.
“Il margine di rischio c’è…”
«Niente di segreto – aggiunge De Lorenzi – perché è tutto pubblico e rinvenibile negli atti pubblicati sull’Albo Pretorio con i quali vengono affidati gli incarichi ai legali. La causa è circa a metà strada del primo grado, e quanto sia fondata o meno lo scopriremo come sempre solo al momento della sentenza (definitiva). Però c’è, ed è innegabile, un margine di rischio, nel senso che se la causa la vincesse Pater lo Stabilimento militare potrebbe rimanere senz’acqua». Pur sottolineando come «ci sia poco da eccepire rispetto a quanto illustrato dalla amministrazione», De Lorenzi invita la Giunta Lucchini a ridefinire più chiaramente l’interpretazione di tutta l’operazione, «che andrebbe spiegata in questi termini: “Questa è l’idea che il l’attuale Giunta ha per il futuro dello Stabilimento Militare e del Carlo Alberto, e potrebbe essere realizzato se ci fosse un privato che lo volesse fare e quando (e se) vincessimo la causa promossa dalla Terme di Acqui».