Rilanciamo Acqui: “Pater tira troppo la corda, ma si può rompere…”
Gualberto Ranieri critica l'ennesimo 'no' al dialogo da parte di Terme di Acqui spa
ACQUI TERME – Dopo la fumata nera giunta ieri dall’incontro tra i sindacati e la proprietà di Terme di Acqui spa si stanno levando le prime reazioni da parte di associazioni e gruppi politici acquesi. Dopo la nota del sindaco Lucchini, nella serata di ieri anche Gualberto Ranieri, presidente dell’associazione ‘Rilanciamo Acqui’ ha criticato l’ennesima chiusura al dialogo da parte di Alessandro Pater.
“Atteggiamento sbalorditivo”
«La conclusione della prima fase delle consultazione in sede sindacale – scrive il presidente di Rilanciamo Acqui – riguardante il licenziamento collettivo dei 25 dipendenti di Terme di Acqui SpA, stando alla nota stampa diffusa nel pomeriggio di giovedì 14 aprile dalle segreterie dei sindacati Filcams, Fisascat e UilTucs, evidenzia almeno tre punti: 1) “Alessandro Pater (la sua holding Finsystems è l’azionista di larga maggioranza delle terme acquesi, n.d.r.) ha dichiarato più volte che risulta più conveniente “chiudere che aprire”, 2) “Mai, nell’arco della trattativa, l’azienda ha accennato a piani di prospettiva, investimenti per il rilancio a medio termine”, 3) risulta a chi scrive che nel corso della consultazione si sia parlato della spa “Lago delle sorgenti”, ovvero del termalismo del benessere che tira, che è in crescita dovunque, Italia compresa e che non è stagionale, ma ancora una volta non con un approccio costruttivo. Il che è sbalorditivo per un imprenditore, o cosiddetto tale».
“Ora tocca alla Regione”
Ranieri non lesina aspre critiche al “patron” delle Terme: «Alessandro Pater continua a tirare la corda; formalmente sembra ignorare le aperture – dichiarazioni pubbliche declinate non in politichese – della Regione Piemonte (“Nessun tetto sui rimborsi alle Terme, ma l’azienda deve iniziare a collaborare”, “Siamo pronti ad intervenire economicamente, anche affiancando l’azienda per uscire dalla crisi che sta affrontando”) e le minacce (la Regione minaccia azioni più decise, come mettere in discussione la concessione dell’uso delle acque). La corda si può rompere. Il coltello dalla parte del manico è in pugno ad Alberto Cirio e all’attuale amministrazione regionale. Senza mai dimenticare che: 1) le regioni hanno competenza esclusiva nella regolamentazione ed organizzazione di servizi e di attività destinate alla tutela della salute e dei criteri di finanziamento delle Aziende sanitarie locali (ASL) e delle aziende ospedaliere, 2) Medical Systems S.p.A. è l’azienda principale della famiglia Pater, attiva nel campo medico. Chi vuole intendere, intenda».