“Ciapa e porta a ca’”, ora anche nei ristoranti e agriturismi acquesi
Il progetto contro lo spreco alimentare: quello che non consumi lo porti a casa
ACQUI TERME – Il nostro pianeta ospita quasi 8 miliardi di persone, di questi 855 milioni soffrono la fame, mentre 2,5 miliardi di individui sono obesi e sovra-alimentati. Produciamo cibo in sovrabbondanza, ma una buona parte, ancora perfettamente commestibile, viene gettata via. Secondo le più recenti stime, ogni anno nell’Unione Europea vengono sprecate 88 milioni di tonnellate di cibo – circa180 kg pro capite – per un costo di oltre 143 miliardi di euro. Inoltre, solo in Europa, lo spreco alimentare è responsabile per il 6% dell’emissione di gas serra. Bastano tutti questi numeri a far comprendere quanto sia necessario che ognuno di noi, nel suo piccolo, faccia il possibile per ridurre lo spreco alimentare?
L’iniziativa ‘Ciapa e porta a ca”, promossa dall’assessorato all’Agricoltura e Cibo della Regione insieme al Rotary Club Acqui Terme, va proprio in questa direzione. Basta sprecare porzioni di alimenti ordinati nei ristoranti e negli agriturismi: quello che non viene consumato “in loco” può essere comodamente portato a casa grazie alle “food bag” e alle “wine bag” su cui compare il logo del Rotary, realizzate in materiale riciclabile e compostabile. I ristoratori e i titolari degli agriturismi che aderiranno all’iniziativa consegneranno ai commensali ormai sazi i contenitori grazie ai quali cibo e vino avanzati potranno poi essere consumati comodamente a casa.
Come aderire all’iniziativa
«La sensibilizzazione a un consumo consapevole – dichiara Giacomo Guerrina, presidente del Rotary Club Acqui Terme – è da anni uno dei pilastri del nostro movimento. In questo caso, rivolgiamo un invito ai ristoratori e agli operatori turistici acquesi che hanno a cuore il tema dello spreco alimentare e che propongono nel proprio menù piatti della tradizione culinaria piemontese A coloro che ci contatteranno all’indirizzo email: rc.acqui@gmail.com o al numero telefonico 348 3614209 forniremo delle “food bag” e delle “wine bag” che recano il logo del Rotary e il claim “Ciapa e porta a ca! Porta a casa il gusto autentico del Piemonte”».
«Con questa iniziativa – ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa – la Regione vuole promuovere il lato “educativo” dello spreco alimentare. Un progetto semplice ma giusto, che si basa su un principio base della cultura contadina e rurale piemontese, ovvero quello di non sprecare il cibo ma anzi di farne tesoro. Spero che questa iniziativa possa essere percepita dai cittadini come un’opportunità: quanto ordinato non va avanzato ma portato a casa per poi essere consumato nel pasto successivo, vino compreso».
Educare al consumo consapevole
Il progetto ‘Ciapa e porta a ca” ha riscosso entusiasmo tra le associazione di categoria. «Molti piatti tipici della tradizione gastronomica piemontese, come ad esempio agnolotti e rabaton, hanno origine proprio dal concetto di antispreco. Nel mio agriturismo – osserva Stefania Grandinetti, presidente dell’Associazione Agrimercato Campagna Amica, titolare dell’agriturismo ‘Le Piagge’ di Ponzone – da tempo facciamo educazione al consumo consapevole, in particolare per i più piccoli. Non possiamo che dare, quindi, la nostra totale collaborazione a questa iniziativa».
Alla Grandinetti fa eco Franco Priarone, presidente provinciale di Agriturist, titolare dell’agriturismo ‘La Rossa’ di Morsasco: «Il concetto di lotta allo spreco c’è sempre stato nelle cucine agricole. Per Confagricoltura questa è un’opportunità in più, perché in questo caso il concetto di antispreco continua anche a casa. In tal modo il cliente si sente parte attiva della filiera produttiva e può apprezzare fino in fondo le ricette della tradizione».
Come sottolineato, non solo il cibo ma anche il vino molto spesso viene avanzato in bottiglie o caraffe. «Per un produttore – ha aggiunto Annalisa Vittore, presidente dell’Enoteca Regionale di Acqui – è gratificante sapere che il frutto del proprio lavoro, a fine pasto, non si ferma mezza piena sul tavolo del ristorante ma segue il cliente anche a casa. Come rappresentante dell’Enoteca di Acqui intendo dare comunicazione di questa iniziativa ai nostri 140 soci per incentivare l’uso delle wine bag».